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domenica 6 aprile 2025

L’EUCARISTIA

 



 

Antonio Miralles, Teologia liturgica dei sacramenti. I. Eucaristia (Veritatem inquirere 9), EDUSC, Roma 2022. 438 pp. (€ 35,00)

L’estrema luminosità del Mistero eucaristico e la sua importanza per la vita della Chiesa, si manifesta nella celebrazione. Il presente volume si propone di indagare la celebrazione eucaristica sotto il profilo teologico-liturgico, prendendone in esame lo sviluppo storico ma anche, e soprattutto, la comprensione teologica delle diverse parti. Non manca uno studio, nella seconda parte del trattato, della concelebrazione e del culto eucaristico fuori della Messa.
La trattazione riguarda il Rito romano. Punto di riferimento continuo è pertanto il Missale Romanum nella sua ultima edizione tipica. L’oggetto di studio non è propriamente il libro in se stesso, ma la Messa in quanto viene celebrata, donde l’attenzione particolare al libro liturgico, ma sempre in vista della realtà della celebrazione.

Fonte: Quarta di copertina.

 

venerdì 4 aprile 2025

DOMENICA V DI QUARESIMA (C) – 6 aprile 2025

 



 

 

Is 43,16-21; Sal 125 (126); Fil 3,8-14; Gv 8,1-11

 

 

In questa V Domenica di Quaresima, il messaggio della Parola di Dio possiamo riassumerlo dicendo che Dio dona sempre la possibilità di un futuro migliore. Lo ha fatto per bocca del profeta Isaia con Israele umiliato e deportato a Babilonia. Lo ha fatto con san Paolo che da persecutore è diventato il grande apostolo di Cristo. Lo ha fatto con la donna sorpresa in adulterio: “va’ e d’ora in poi non peccare più”.

 

Soffermiamoci brevemente sul brano evangelico. Gli scribi e i farisei trascinano una donna sorpresa in adulterio, la presentano a Gesù e gli ricordano che secondo la legge di Mosè dev’essere lapidata: “Maestro, tu che ne dici?”. Gesù non poteva negare il dettato della legge. D’altra parte, però, applicando la legge era costretto a rinnegare quell’annuncio di perdono che aveva caratterizzato la sua predicazione, quel volto di Dio tenero e compassionevole che aveva presentato a chi lo ascoltava.

 

Se, per caso, si fosse discostato dalla legge, sarebbe apparso blasfemo, avrebbe attirato su di sé la riprovazione di tutti. Tranello ben congegnato. Situazione senza via di uscita. Per questo Gesù va fino in fondo.

 

E prende sul serio questa richiesta di giustizia, motivata dalla fedeltà alla legge di Dio. Tanto sul serio da lanciare una sfida: “Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei”. Gesù ha capovolto il giudizio. Il giudizio non riguarda solo quella donna, ma tutti, E non è solo questione di adulterio… L’orrore del peccato è importante, ma non può proiettarsi solo verso il peccato degli altri. Esige altrettanta attenzione e decisione verso il proprio peccato, quello che si annida nell’intimità del nostro cuore.

 

È come se avesse detto a quegli scribi e farisei. Il vostro atteggiamento è lodevole, perché volete far rispettare la legge. Siate conseguenti, però. Esaminate voi stessi, e se non trovate in voi nessun peccato, allora procedete a fare giustizia. Ma chi può raccogliere una simile sfida, chi può considerarsi esente da peccato ed ergersi a giudice dei propri simili? Uno dopo l’altro gli accusatori se ne vanno. Senza umanità la legge può uccidere, schiacciare, umiliare. Per Gesù, più del comandamento infranto, è ormai importante la donna con la sua vita infranta. A questa vita infranta Gesù dà un futuro perché possa riprendersi: “Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più”.