Nel
Missale Romanum 1962, si celebra “san Gregorio I, Papa, Confessore e Dottore della Chiesa”
il 12 marzo, giorno della sua morte nell’anno 604. Nel Missale Romanum 2002, la memoria di “san
Gregorio Magno, Papa e Dottore della Chiesa” è stata fissata al 3 settembre,
data della sua ordinazione episcopale e inizio del suo ministero come vescovo
di Roma (3 settembre 590). Già nel Medioevo era festeggiata in molte Chiese in
questa data per evitare di celebrarla in quaresima. Gregorio, di nobile
famiglia, fu prefetto della città di Roma (573-578); morto suo padre, si ritirò
al Celio nella dimora del genitore dove condusse vita monastica sotto la Regola
benedettina. Ordinato diacono da Benedetto I, Pelagio II lo inviò a
Costantinopoli come suo rappresentante. Tornato a Roma, dopo la morte di
Pelagio II, fu designato vescovo di Roma dal popolo e dal clero, in un momento
particolarmente difficile: la peste infieriva e gli invasori longobardi minacciavano
Roma, situazione che lo spinse ad aggiungere nell’Hanc igitur del canone le parole: “dies nostros in tua pace disponas”. Contemplativo, fu anche uomo di
azione.
Colletta
del MR 1962:
Deus, qui animae famuli tui Gregorii
aeternae beatitudinis praemia contulisti: concede propitius; ut, qui peccatorum
nostrorum pondere premimur, eius apud te precibus sublevemur.
Colletta
del MR 2002:
Deus, qui populis tuis indulgentia
consulis et amore dominaris, da spiritum sapientiae, intercedente beato
Gregorio papa, quibus dedisti regimen disciplinae, ut de profectu sanctarum
ovium fiant gaudia aeterna pastorum.
“O
Dio, che guidi il tuo popolo con la soavità e la forza del tuo amore, per
intercessione del papa san Gregorio Magno, dona il tuo Spirito di sapienza a coloro
che ai posto maestri e guide nella Chiesa, perché il progresso dei fedeli sia
gioia eterna dei pastori”.
La
colletta del MR 1962, un testo del secolo IX, fa riferimento solo
all’intercessione del santo in favore di noi oppressi dal peccato. La colletta
del MR 2002 è presa letteralmente dal Sacramentario Gregoriano (Orationes in Natale Papae, n. 824), il
libro inviato da papa Adriano I, alla fine del secolo VIII, alla corte
carolingia. Il “regimen disciplinae”,
di cui parla la colletta, è descritto nella Regula
pastoralis, opera gregoriana di grande successo, da vari concili in seguito
proposta come modello ai vescovi. Il testo italiano, pur traducendo
l’espressione in modo libero (“maestri e guide della Chiesa”), ne rende
abbastanza bene il significato.