Byung-Chul Han, La scomparsa dei riti. Una topologia del
presente (Saggi Figure), Nottetempo srl, Milano 2021. 138 pp. (€ 15,00).
Indice: Coazione a produrre –
Coazione all’autenticità – Rituali di chiusura – Festa e religione – La vita in
gioco – La fine della Storia – L’impero dei segni – Dal duello alla guerra coi
droni – Dal mito al dataismo – Dalla seduzione al porno.
Alcune affermazioni dell’autore (pp.
34, 35, 88):
Oggi il mondo non è un teatro in cui s’interpretano ruoli e
vengono scambiati gesti rituali, bensì un mercato sul quale ci si mette a nudo
e ci si esibisce. La rappresentazione teatrale cede il passo all’esibizione pornografica
del privato.
Oggi viviamo in una cultura degli impulsi bestiali: laddove
vengono a mancare gesti rituali e le forme di cortesia, ecco che gli eccessi e
le emozioni forti prendono il sopravvento.
Oggi viviamo i una cultura del significato che toglie ai
significanti la forma considerandola qualcosa di puramente esteriore rispetto a
essi, una cultura avversa al godimento e all’estetica.
E’ quindi pensabile una svolta rituale contrassegnata dalla
preminenza delle forme. Essa ribalterebbe il rapporto tra Interno ed Esterno,
tra spirito e corpo.
Un’opera originale, che
vale la pena leggere.