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venerdì 13 agosto 2021

ASSUNZIONE DELLA B. V. MARIA – 15 Agosto 2021 Messa del giorno

 



 

L’Assunzione di Maria celebra il transito della Madre del Redentore presso Dio, la sua piena e definitiva glorificazione presso il suo Figlio. I testi biblici che vengono proposti alla nostra attenzione intendono collocare questo evento nel contesto dell’intero mistero di Maria. Ci soffermiamo brevemente sul brano evangelico.

 

Elisabetta, la sterile, e Maria, la vergine, si abbracciano nello stupore del Dio che opera ciò che umanamente è impossibile. Elisabetta loda Maria, la proclama beata perché ha creduto, contro ogni evidenza, al compimento della Parola di Dio. Maria, invece, riconosce che tutto è opera di Dio e come Maria, la profetessa, sorella di Mosè, dopo il passaggio del Mar Rosso (Es 15,21), come Anna, la madre di Samuele, dopo il dono della maternità (1Sam 2,1-10), anche la Madre di Gesù innalza la sua lode all’Altissimo. Maria non risponde alla lode di Elisabetta, ma si pone sola davanti al Dio. E in modo sublime proietta la lode ricevuta al suo Signore e Salvatore, unica sorgente di gioia e solo degno di onore. Il Magnificat è una bellissima sintesi della storia della salvezza. Maria si colloca come punto di arrivo di tutto il cammino del popolo di Dio e come punto di partenza del nuovo popolo dei redenti. Nel Magnificat si denuncia la menzogna e l’illusione di coloro che si credono signori della storia e arbitri del loro destino e si va incontro a chi, come Maria, ha il cuore carico di amore e l’anima distaccata e libera. Il Dio che si rivela nel Magnificat è il Dio degli umili, dei poveri, degli affamati, degli ultimi, tra i quali Maria si riconosce: “ha guardato l’umiltà della sua serva”.

 

“D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente”. Maria non esalta se stessa, ma il Signore che l’ha eletta a strumento del suo amore. Questa è la più grande “vittoria” di Maria: essersi lasciata possedere tutta da Dio, perché egli manifestasse in lei “la potenza del suo braccio”. La grandezza di Maria appare nel suo celebrare e riconoscere che Dio ha fatto tutto in lei, mentre lei si è limitata a credere. Maria ha osato credere allo sguardo di amore di Dio su di lei.

         

Celebrando l’Assunzione di Maria dobbiamo collocare questo evento nella “totalità” del mistero di Maria. Allora potremo percepire che in questo mistero ci sono i destini dell’umanità. Quello che in lei è ormai una realtà pienamente posseduta, lo sarà un giorno anche per noi. Maria assunta diventa icona, profezia del destino di tutti noi. San Paolo nella seconda lettura ci ricorda che Cristo è la primizia di questo destino. Maria è la prima creatura di quella catena di creature che Dio vuole recuperare a sé. La festa odierna è quindi per noi piena di gioiosa speranza perché in Maria contempliamo e pregustiamo quella gloria futura alla quale siamo chiamati e destinati.