“Devotionem populi tui, quaesumus, Domine,
benignus intende, ut, qui per abstinentiam temperantur in corpore, per fructum
boni operis reficiantur in mente” (Missale
Romanum, tertia editio typica 2002/2008, p. 212). Fonte: Sacramentario
Gelasiano di Angoulême, secolo VIII/IX.
“Guarda,
o Padre, il popolo a te consacrato, e
fa’ che mortificando il corpo con l’astinenza si rinnovi nello spirito con il
frutto delle buone opere” (testo ufficiale in italiano).
“Guarda
benigno, ti preghiamo, Signore, alla pietà del tuo popolo, perché coloro che
con l’astinenza si moderano nel corpo, dal frutto delle buone opere siano
nutriti nell’anima” (Versione a cura di Maria Francesca Teresa Lovato della
Comunità di Monteveglio, Messale Romano.
Le orazioni proprie del tempo, Edizioni San Lorenzo, Reggio Emilia 1991, p.
153)
“Señor,
mira complacido a tu pueblo que desea entregarse a ti con una vida santa; y a
los que moderan su cuerpo con la penitencia transfórmales interiormente
mediante el fruto de las buenas obras” (Versione del Messale in lingua
spagnola).
In
questo testo ci sono due parole che fanno un po’ di problema al traduttore:
“devotio”. Sia la traduzione ufficiale
italiana sia quella spagnola cercano di esprimere la ricchezza di questa
parola; che racchiude il concetto di consacrazione o dono di sé. La Lovato invece
traduce “pietà”; e in questo modo impoverisce il contenuto del termine latino.,
“mens” è tradotta con le parole “spirito”,
“anima”, “interiormente”.