“Oggi
si insiste tanto sul fatto che la celebrazione dell’Eucaristia deve avere un orientamento, e questa urgenza va
assolutamente accolta, ma con intelligenza: conversi
ad Dominum può solo significare innanzitutto essere tesi verso l’alto (‘cercare
le cose dell’alto, dove si trova Cristo alla destra di Dio’: Col 3,1), ma anche
essere tesi in avanti, essere pronti ad andare incontro all’erchómenos, il Signore veniente (cfr. Mt
25,1.6). Non è una questione topografica ma esistenziale, dovuta a una
consapevolezza teologica e spirituale…”
Enzo
Bianchi, in Il Vangelo celebrato (Dimensioni
dello Spirito), San Paolo, Cinisello Balsamo 2017, pp. 255-256.