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domenica 4 agosto 2019

IL “TEMPO ORDINARIO”






Nell’ordinario della vita, dove l’uomo “ferialmente” risponde alla sua vocazione, la festa domenicale risveglia l’uomo dal torpore della routine e lo riabilita di nuovo allo stupore per la salvezza immeritata. Anzi, ogni Eucaristia celebrata anche nei giorni feriali, così come le parti della Liturgia delle Ore nel fluire dei giorni, non annullano e non mortificano la ferialità con le sue attese e le sue fatiche, ma sul terreno sassoso e deserto dei giorni apparentemente sempre uguali scendono benefiche la pioggia della Parola e la rugiada vivificante dello Spirito. Per quanto l’uomo si dia da fare o rimanga inattivo, “dorma o vegli, di notte e di girono”, Dio è continuamente all’opera e “il suo seme germoglia e cresce” (Mc 4,27). E se questo dinamismo sorprendente dell’agire divino è caratteristica di tutto l’anno, traspare in modo significativo nel tempo ordinario, quando al centro dell’azione celebrativa non c’è un mistero della fede, ma il mistero di un Dio che non cessa di operare la salvezza nell’oggi dell’uomo che diventa l’oggi di Dio (cfr. Lc 4,21; 5,26; 19,5; 19,9).




FONTE: Loris Della Pietra – Gianni Cavagnoli, “Cristo ieri, oggi e per sempre”. L’inedito cammino della Chiesa nell’anno liturgico (Preghiera e Liturgia 13), Centro Eucaristico, Ponteranica (BG) 2019, p. 85.