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domenica 24 maggio 2020

L’AMORE VERTICE DELLA SAGGEZZA




L’amore è il vertice della saggezza, perché quando amiamo e quando esso ci guida noi vogliamo e facciamo il bene senza essere obbligati da leggi o da qualsiasi altra cosa. Tuttavia è anche possibile rispettare gli altri e praticare semplicemente il bene per scrupolo morale e per virtù.

Esistono vari tipi di amore: quello che è essenzialmente desiderio (in greco eros), quello d’amicizia (philia) e quello universale, completamente disinteressato (agape).

Il primo è molto ambiguo perché in casi estremi può portarci a dare la nostra vita per l’altro o, viceversa, a ucciderlo… per passione! Il secondo (che comprende la relazione tra amici, genitori e figli, uomo e donna) è molto più profondo e spirituale: noi siamo benevoli verso quelli che abbiamo scelto o desiderato: il coniuge, i familiari, gli amici. Vogliamo il loro bene perché li amiamo.

Infine, l’amore universale (preferisco tradurre in questo modo il termine greco agape, piuttosto che con “carità”, dalle connotazioni troppo forti) è quello più spirituale e disinteressato: non amiamo solo i nostri cari, quelli a cui siamo più vicini, ma ogni essere umano e addirittura ogni essere sensibile. È il sentimento prediletto da Budda e Gesù, che non richiede reciprocità. Esso è creatore, perché non è rivolto a persone desiderabili e amabili in se stesse, ma siamo noi che amandole, le rendiamo tali.

È la definizione stessa di amore divino descritto nella Bibbia: Dio non ama gli uomini perché ne sono degni, ma in modo gratuito. Siccome il Padre ama tutte le creature, ci dice Cristo, attribuisce loro un valore infinito e anche noi dovremmo fare così. Il Messia ci invita quindi a rispettare il prossimo e a fare il bene non per dovere, ma per amore, prendendo per modello quello divino. È questo che farà dire a Spinoza: “Cristo ci ha liberati dalla schiavitù della legge e, tuttavia, l’ha confermata e impressa per sempre nel fondo dei nostri cuori”.

[…]

Questo amore universale e disinteressato è il coronamento della saggezza e sono convinto che sia tanto più giusto quanto più si estende a tutti gli esseri dotati di coscienza e sensibilità, e non solo agli uomini.

Fonte: Frédéric Lenoir, La saggezza spiegata a chi cerca, Piemme 2019, pp. 61-62.