Giuseppe La Torre, Regale
sacerdotium fidelium. Una rilettura alla luce della lex credendi, della lex
orandi e della lex vivendi (Bibliotheca “Ephemerides Liturgicae”
“Subsidia” 191), CLV Edizioni Liturgiche, Roma 2019. 507 PP. (€ 50,00).
Per rendere i cristiani più
consapevoli della loro identità e del loro impegno nella vita e nella missione
della Chiesa, l’ecclesiologia del Concilio Vaticano II ha riscoperto che alla
base della loro vita sta la dottrina del “regale sacerdotium” che, a buon
diritto, può essere definita come il fondamento dogmatico-liturgico della
“spiritualità” dei fedeli a ragione dello stretto legame che ha con la visione
della Chiesa, Corpo Mistico di Cristo, e con i Sacramenti dell’iniziazione
cristiana.
Lo scopo del presente studio è
quello di provare ad indagare come una tematica teologico-liturgica
particolarmente attuale, come quella del sacerdozio comune dei fedeli, sia una verità
di fede da sempre creduta e affermata nella Chiesa (lex credendi)
tanto da confluire nella creazione e nella stesura dei testi liturgici (lex
orandi) affinché la partecipazione ai Divini Misteri stimolasse i fedeli ad
assumere uno stile di vita più autenticamente cristiano (lex vivendi).
Da quest’analisi avremo così
la possibilità di osservare come tale dottrina si propone di insegnare ai
battezzati che non può esistere dicotomia tra culto e vita in quanto la
vita in Cristo, iniziata col Battesimo e rinsaldata con la Confermazione rende
sacro ogni aspetto dell’esistenza facendo di ogni azione un’oblazione e un sacrifico spirituale che trova nella partecipazione all’Eucaristia la sua più
alta manifestazione.
(Quarta di copertina)