I paramenti liturgici sono aperti a sempre nuove
interpretazioni e devono essere letti oggi in conformità con il contesto nuovo
della liturgia comunitaria, che il Concilio ha delineato programmaticamente, ma
che non è ancora praticata con tutta la coerenza necessaria. I paramenti
liturgici di oggi sono paramenti con una lunga tradizione storica. Il materiale,
in parte il taglio, più raramente la decorazione, sono rimasti gli stessi per
lunghi periodi di tempo.
Ma l'interpretazione continua a svilupparsi. I
paramenti vengono reinterpretati continuamente in contesti liturgici ed ecclesiastici
che mutano, assicurando così la loro pertinenza rispetto alla liturgia, per
l'autocomprensione e l'attribuzione del ruolo ecclesiastico al prete e agli
altri soggetti, per la comprensione della liturgia da parte dei fedeli, sempre
che non si tratti di puro anacronismo.
L'ermeneutica scaturisce dalla liturgia (e dalla
teologia liturgica) di ogni tempo. Il paradigma ermeneutico del presente è la
liturgia vissuta da tutti i battezzati. Questo deve essere sottolineato al
massimo nell'attuale crisi della Chiesa. Questo tratto di teologia battesimale
della comunione liturgica deve caratterizzare in modo fondamentale e sempre di
più ogni azione liturgica
È, per così dire, il di DNA della liturgia cattolica
di oggi. Nulla nella liturgia è mera esteriorità o semplice accessorio. L'estetica
della liturgia non è qualcosa di secondario. Il modo in cui si celebra rivela
che cosa si sta celebrando. E mostra chi sta celebrando e con quale comprensione
di sé. I paramenti liturgici devono quindi essere compresi coerentemente in
termini di liturgia celebrata comunitariamente. In questo modo possono assumere
un nuovo significato o almeno una variazione di significato.
In passato la veste serviva soprattutto all'identità
del clero, mentre oggi il suo significato per l'assemblea viene considerato
ancora troppo poco.
Fonte: Gregor Maria Hoff, Julia Knop, Benedikt Kranemann,
Il potere del sacro, in “Il Regno”, n. 14 Attualità (2021), 471. Meritano
una lettura tutte le pagine dedicate al tema (469-471).