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martedì 2 novembre 2021

I PARAMENTI LITURGICI. QUALE COMUNICAZIONE?

 



 

I paramenti liturgici sono aperti a sempre nuove interpretazioni e devono essere letti oggi in conformità con il contesto nuovo della liturgia comunitaria, che il Concilio ha delineato programmaticamente, ma che non è ancora praticata con tutta la coerenza necessaria. I paramenti liturgici di oggi sono paramenti con una lunga tradizione storica. Il materiale, in parte il taglio, più raramente la decorazione, sono rimasti gli stessi per lunghi periodi di tempo.

 

Ma l'interpretazione continua a svilupparsi. I paramenti vengono reinterpretati continuamente in contesti liturgici ed ecclesiastici che mutano, assicurando così la loro pertinenza rispetto alla liturgia, per l'autocomprensione e l'attribuzione del ruolo ecclesiastico al prete e agli altri soggetti, per la comprensione della liturgia da parte dei fedeli, sempre che non si tratti di puro anacronismo.

 

L'ermeneutica scaturisce dalla liturgia (e dalla teologia liturgica) di ogni tempo. Il paradigma ermeneutico del presente è la liturgia vissuta da tutti i battezzati. Questo deve essere sottolineato al massimo nell'attuale crisi della Chiesa. Questo tratto di teologia battesimale della comunione liturgica deve caratterizzare in modo fondamentale e sempre di più ogni azione liturgica

 

È, per così dire, il di DNA della liturgia cattolica di oggi. Nulla nella liturgia è mera esteriorità o semplice accessorio. L'estetica della liturgia non è qualcosa di secondario. Il modo in cui si celebra rivela che cosa si sta celebrando. E mostra chi sta celebrando e con quale comprensione di sé. I paramenti liturgici devono quindi essere compresi coerentemente in termini di liturgia celebrata comunitariamente. In questo modo possono assumere un nuovo significato o almeno una variazione di significato.

 

In passato la veste serviva soprattutto all'identità del clero, mentre oggi il suo significato per l'assemblea viene considerato ancora troppo poco.

 

Fonte: Gregor Maria Hoff, Julia Knop, Benedikt Kranemann, Il potere del sacro, in “Il Regno”, n. 14 Attualità (2021), 471. Meritano una lettura tutte le pagine dedicate al tema (469-471).