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domenica 14 gennaio 2024

IL CARD. SARAH CONTRO “FIDUCIA SUPPLICANS”

 



 

Dichiarazione “Fiducia supplicans” sul senso pastorale delle benedizioni del Dicastero per la Dottrina della Fede, 18.12.2023:

31. Nell’orizzonte qui delineato si colloca la possibilità di benedizioni di coppie in situazioni irregolari e di coppie dello stesso sesso, la cui forma non deve trovare alcuna fissazione rituale da parte delle autorità ecclesiali, allo scopo di non produrre una confusione con la benedizione propria del sacramento del matrimonio. In questi casi, si impartisce una benedizione che non solo ha valore ascendente ma che è anche l’invocazione di una benedizione discendente da parte di Dio stesso su coloro che, riconoscendosi indigenti e bisognosi del suo aiuto, non rivendicano la legittimazione di un proprio status, ma mendicano che tutto ciò che di vero di buono e di umanamente valido è presente nella loro vita e relazioni, sia investito, sanato ed elevato dalla presenza dello Spirito Santo. Queste forme di benedizione esprimono una supplica a Dio perché conceda quegli aiuti che provengono dagli impulsi del suo Spirito – che la teologia classica chiama “grazie attuali” – affinché le umane relazioni possano maturare e crescere nella fedeltà al messaggio del Vangelo, liberarsi dalle loro imperfezioni e fragilità ed esprimersi nella dimensione sempre più grande dell’amore divino.

 

Card. Robert Sarah nella sua invettiva contro la dichiarazione “Fiducia supplicans” critica il testo sopra citato con le seguenti parole:

La dichiarazione “Fiducia supplicans” scrive che la benedizione è invece destinata alle persone che «mendicano che tutto ciò che di vero di buono e di umanamente valido è presente nella loro vita e relazioni, sia investito, sanato ed elevato dalla presenza dello Spirito Santo» (n. 31). Ma cosa c’è di buono, di vero e di umanamente valido in una relazione omosessuale, definita dalle Sacre Scritture e dalla Tradizione come una depravazione grave e “intrinsecamente disordinata”?

Fonte: https://www.diakonos.be/fiducia-supplicans-il-cardinale-sarah-ci-opponiamo-a-uneresia-che-mina-gravemente-la-chiesa/ 

 

Il Card. Sarah si domanda “cosa c’è di buono, di vero e di umanamente valido in una relazione omosessuale…?”. Noto che il documento non parla della “relazione” omosessuale, ma di “coloro che, riconoscendosi indigenti e bisognosi del suo [di Dio] aiuto, non rivendicano la legittimazione di un proprio status, ma mendicano che tutto ciò che di vero di buono e di umanamente valido è presente nella loro vita e relazioni, sia investito, sanato ed elevato dalla presenza dello Spirito Santo”. Poi, è assurdo affermare che nella vita di coloro che si trovano in situazioni irregolari, tutto sia segnato dal peccato e non ci possa essere invece qualcosa “di vero di buono e di umanamente valido presente nella loro vita e relazioni”.