Louis-Marie Chauvet, La
Messa detta altrimenti. Ritornare ai fondamentali (Guide per la prassi
ecclesiale 36), Postfazione all’edizione italiana di Andrea Grillo, Queriniana,
Brescia 2024. 110 pp. (€ 14,00).
Se c’è un ambito che è oggetto
di dibattiti e controversie nella Chiesa è la liturgia. C’è chi si schiera, a
seconda della sensibilità, “per la messa di sempre” e chi a favore della
riforma del Vaticano II. Papa Francesco, lungi dal fare della liturgia un pomo
della discordia, non perde occasione per mostrare quanto essa sia importante
per la fede e l’unità.
Proprio questo è lo spirito
con cui scrive Chauvet. Pur prendendo atto dei cambiamenti nel rapporto della
società contemporanea con il sacro, il rito e il celebrare, egli riprende passo
dopo passo la struttura della liturgia eucaristica per spiegarne il senso
profondo e la coerenza. Consapevole del fatto che in molti avvertono la
presenza di un problema – la liturgia non attrae più i nostri contemporanei –,
l’autorevole studioso indica la strada per uscire dall’impasse.
L’obiettivo di Chauvet è
semplice: tornare ai fondamenti. La liturgia, come la Chiesa, non esiste per se
stessa, ma per alimentare la vita di fede.
“Quale liturgia oggi, tra
quella di ieri e quella di domani? Di che tipo di liturgia abbiamo bisogno
nella presente fase storica?”. Queste sono le domande che percorrono le pagine
del saggio.
(Quarta di copertina)