La
memoria di San Policarpo (69 circa -155) nel Messale Romano del 1962 si celebra
il 26 gennaio, invece nel Messale Romano del 2002 è stata assegnata al 23
febbraio, giorno del martirio di Policarpo. Il culto del santo in Occidente si
era diffuso, celebrato il 26 gennaio, per un errore di omonimia con un tale Policarpo di Nicea, di cui sono
molto incerte le notizie. La Chiesa orientale ha invece commemorato sempre san
Policarpo di Smirne il 23 febbraio. Policarpo è stato discepolo dell’apostolo
san Giovanni. Il resoconto del suo martirio è il più antico documento che
testimonia il culto dei martiri. Si tratta di una lettera della Chiesa di Dio che dimora a
Smirne alla Chiesa di Dio che è a Filomelio e a tutte le comunità della santa
Chiesa cattolica di ogni luogo sul martirio del vescovo Policarpo.
Colletta
del MR 1962:
Deus, qui nos beati Polycarpi Martyris
tui atque Pontificis annua solemnitate laetificas: concede propitius; ut, cuius
natalicia colimus, de eiusdem etiam protectione gaudeamus.
Colletta
del MR 2002:
Deus, universae creaturae, qui beatum
Polycarpum episcopum in numerum martyrum dignatus es aggregare, eius nobis
intercessione concede, ut cum illo partem calicis Christi capientes, per Spiritum
Sanctum in vitam resurgamus aeternam.
“O
Dio, Signore e Padre di tutti gli uomini, che hai unito alla schiera dei
martiri il vescovo san Policarpo, concedi anche a noi per sua intercessione di
bere al calice della passione del Cristo e di comunicare alla gloria della
risurrezione”.
L’espressione
“per Spiritum Sanctum” non si trova
nell’edizione tipica del MR 1970. Perciò la versione italiana non l’ha ripresa.
La
colletta del MR 1962 è generica; si può applicare a qualsiasi vescovo martire:
parla di un vescovo martire di cui si chiede la protezione. La colletta del MR
2002 fa invece riferimento puntuale al santo. Il testo è ispirato alla
preghiera detta da Policarpo quando andava al martirio, preghiera che si legge
nell’Ufficio delle letture della Liturgia
delle ore: “… Dio […] io ti benedico perché mi hai stimato degno in questo
giorno e in quest’ora di partecipare con tutti i martiri, al calice del tuo
Cristo, per la risurrezione dell’anima e del corpo nella vita eterna,
nell’incorruttibilità per mezzo dello Spirito Santo …” Si noti la menzione
dello Spirito Santo, che è stata opportunamente introdotta nel testo
dell’edizione tipica del MR 2002.