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domenica 25 giugno 2017

IL SENSO DEL MISTERO


 

«…Di fronte agli accenti polemici di chi lamenta la sparizione di un presunto “senso del mistero”, occorre ribadire che esso non può essere confinato in una fase evolutiva del rito romano e tanto meno in quegli aspetti che tendono piuttosto a occultare che a mostrare, ma è dato e mediato dalla partecipazione alle modalità “linguistiche” proprie del rito. A consentire la genuina percezione dell’ineffabile è la sequela docile della logica rituale, delle sue leggi e dei suoi ritmi, di ciò che appare e ciò che si nasconde, di ciò che avvicina e di ciò che pudicamente fa prendere le distanze. È così che la liturgia riesce ad avvolgere di mistero le esistenze, a fecondarle e a rilanciarle nei percorsi della storia per la testimonianza […]

Possedere il “senso del mistero” significa trovare se stessi nella vicenda salvifica di Gesù Cristo, dando e ricevendo la forma della fede, gustando la misericordia di Dio, maturando nel cammino dell’adesione al Signore. Non, dunque, una sorta di spettacolo da ammirare, possibilmente oscuro e indecifrabile, ma autentica partecipazione alla Pasqua di Cristo…»

(Loris Della Pietra, Una Chiesa che celebra, Messaggero, Padova 2017, pp. 57-58)