I santi martiri Cosma e Damiano nel Missale Romanum 1962 sono celebrati il
27 settembre; invece nel Missale Romanum
2002 sono celebrati con memoria facoltativa il 26 settembre, data probabile
della dedicazione della basilica che a Roma porta il loro nome, edificata da
Felice IV (525-530) nel Foro di Vespasiano. In quest’ultimo Messale, poi, il 27
settembre è occupato dalla memoria obbligatoria di san Vincenzo de’ Paoli,
morto appunto a Parigi in questa data. Secondo un’antica tradizione, Cosma e
Damiano erano fratelli gemelli e medici “anargiri” (gratuiti), che subirono il
martirio a Ciro (Kyros) in Siria e il loro culto si diffuse in tutta la Chiesa
fin dal secolo V; di loro si fa memoria nel canone romano. La maggior parte
delle notizie su questi santi sono per lo più leggendarie.
Colletta del MR 1962:
Praesta,
quaesumus, omnipotens Deus: ut, qui sanctorum Martyrum tuorum Cosmae et Damiani
natalicia colimus, a cunctis malis imminentibus, eorum intercessionibus,
liberemur.
“Concedi, o Dio
onnipotente, che celebrando la nascita al cielo dei tuoi santi martiri Cosma e
Damiano, per la loro intercessione siamo liberati da tutti i mali che ci
minacciano”.
Colletta del MR 2002:
Magnificet
te, Domine, sanctorum tuorum Cosmae et Damiani veneranda memoria, quia et illis
gloriam sempiternam, et opem nobis ineffabili providentia contulisti.
“Ti glorifichi la Chiesa,
Signore, nel santo ricordo dei martiri Cosma e Damiano; tu che hai dato loro la
corona della gloria, nella tua provvidenza concedi a noi il conforto della loro
protezione”.
Le collette dei due
Messali, pur essendo diverse, tutte e due fanno riferimento al conforto o
liberazione dei mali (imminenti) che speriamo di ottenere per intercessione dei
santi martiri Cosma e Damiano. La colletta del MR 2002 la si trova tale quale
nel MR 1962 nel formulario di Messa della Feria V della settimana III di
Quaresima, la cui statio è appunto “ad Ss. Cosmam et Damianum”. E’ un testo
che proviene dall’antico Sacramentario Gelasiano
(secolo VIII circa).