Antonio Landi, La preghiera della comunità nel libro degli Atti degli apostoli,
San Paolo, Cinisello Balsamo 2020. 109 pp. (€ 14,00).
In un tempo segnato da un forte ripiegamento nell’individualismo, che
coinvolge anche l’ambito della spiritualità, è opportuno riscoprire la
rilevanza della dimensione comunitaria. D’altro canto, è nella preghiera che un’assemblea
cristiana prende coscienza di essere popolo redento dal Signore Gesù Cristo e
si sente spronata a edificarsi nell’unità. Questa duplice convinzione ha ispirato
l’autore nella riflessione sui testi che Luca, autore del terzo vangelo e degli
Atti degli apostoli, dedica alla preghiera. La memoria delle origini è un’opportunità
preziosa non solo per ricordare in che modo la cristianità antica lodava,
ringraziava, supplicava il Signore, ma soprattutto per evidenziare la
centralità della preghiera nella vita della comunità e nella sua attività
missionaria.
Nella prospettiva lucana, essa non è un pio esercizio di devozione né un obbligo
in ossequio alle prescrizioni della tradizione giudaica: è vita. Per questo i
cristiani primitivi come quelli contemporanei non ne possono far a meno, perché
non possono fare a meno di vivere.
(Risvolto del volume)
(Risvolto del volume)