Translate

lunedì 21 marzo 2022

ANCORA “FORMA STRAORDINARIA DEL RITO ROMANO”?

 



 

La Costituzione Apostolica Praedicate evangelium sulla Curia Romana e il suo servizio alla Chiesa e al Mondo (19.03.2022), nella Sezione V sui Dicasteri, quando parla del Dicastero per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, all’articolo 93 afferma:

“Il Dicastero si occupa della regolamentazione e della disciplina della sacra liturgia per quanto riguarda la forma straordinaria del Rito romano”.

Noto che il Motu Proprio Traditionis custodes (16.07.2021) di Papa Francesco non adopera più l’espressione “forma straordinaria del Rito romano”, ma parla di “forme antecedenti alla riforma voluta dal Concilio Vaticano II”. Afferma inoltre che i libri liturgici promulgati da Paolo VI e Giovanni Paolo II “sono l’unica espressione della lex orandi del Rito Romano”.

I redattori della Costituzione Apostolica PE hanno risuscitato un linguaggio non più adeguato, che rischia di perpetuare una situazione che Traditionis custodes ha esplicitamente modificato.