Manuel Belli, Presenza
reale. Filosofia e teologia di fronte all’eucaristia (Nuovi saggi
Queriniana 103), Queriniana, Brescia 2022. 287 pp. (€ 18,00).
L’affermazione di Gesù “Questo
è il mio corpo”, detta di un pezzo di pane azzimo, è in sé folle, paradossale.
Per i cristiani ha comprensibilmente rappresentato, lungo la storia, un vero e
proprio rovello: come pensare la presenza reale di Cristo nel pane eucaristico?
La formulazione teologica della dottrina della transustanziazione (pane e vino
cambiano sostanza, diventando corpo e sangue di Cristo) è giunta al termine di
un processo – non lineare – ricco di sfumature, sottolineature e sfide enormi
per il pensiero. E ancora oggi ci si chiede: che cosa significa dire “presenza”,
“realtà” e “corpo”? Per rispondere, occorre frequentare un dibattito filosofico
sterminato, che indaga questi tre ambiti.
Il saggio di Belli si pone sul
crinale fra teologia e filosofia. In una prima parte propone una ricostruzione
del dibattito medievale delle dispute eucaristiche, muovendo alla ricerca della
pluralità dei linguaggi in cui esso si è espresso. Successivamente avvia il
confronto con il mondo filosofico, in particolare quello di matrice
fenomenologica, per comprendere i possibili arricchimenti reciproci fra
teologia e filosofia. Si scopre così quanto la teologia eucaristica sfidi la
filosofia ad ampliare la nozione stessa di corporeità.
(Quarta di copertina)