Marco Gallo, La danza del re Davide.
Liturgia e spiritualità (Percorsi nella liturgia), Messaggero, Padova 2021.
113 pp. (€ 10,00).
In questo piccolo volume, l’Autore intende occuparsi
di liturgia e spiritualità. Non ama invece parlare di spiritualità liturgica,
dato che ogni genuina spiritualità cristiana è necessariamente anche liturgica,
biblica, fraterna ed ecclesiale.
Ogni esperienza spirituale ha un rapporto
essenziale con il rito liturgico. Seguendo l’esempio del re Davide, che danza
senza falsi pudori davanti all’arca (2Sam 6,13-14), ogni gesto spirituale liturgico
chiede di compiersi come atto di libertà e di verità. Tutti abbiamo, invece,
esperienza di azioni liturgiche nostre e altrui compiute senza autentica simbolicità,
con distacco o, peggio, con manomissione.
Nella storia troviamo una liturgia senza
spiritualità, in cui non funziona la mediazione dialettica tra il mistero celebrato
e la vita di chi vi accede, e una spiritualità senza liturgia, quella ricerca
spirituale in cui il ruolo delle mediazioni rituali non è significativo.
La liturgia ha un carattere oggettivo che permette
allo spirito religioso di non risolversi in una manifestazione della
soggettività. L’oggettivo del rito non è il divino immediato che si offre
sempre immediato a se stesso, ma è il corpo che celebra. Il corpo è il luogo
dove avviene l’incontro, senza necessità di postulare un ambito invisibile,
interiore, in cui tutto ciò che è autentico si compirebbe.
La celebrazione liturgica non è un’esperienza
intellettuale: essa avviene (o non avviene) nei sensi, nel riconoscimento
parziale e simbolico di un compimento che è anticipato nel vissuto emotivo di
chi se ne sente parte.
L’Autore fa riferimento alla diffusione della lectio
divina fatta quotidianamente sui testi previsti dal Lezionario e si lamenta,
con il docente di omiletica americano David Helm, del fatto che contino più le
intuizioni personali, umorali ed emotive, piuttosto che un confronto ragionato
e oggettivo con il testo stesso: lo spirito individuale rischia di parlare più
dello Spirito Santo.
Ho sintetizzato i grandi principi che guidano
la ricerca dell’Autore e che egli applica poi alla Liturgia delle Ore, all’Eucaristia,
all’Anno liturgico.