Nella celebrazione eucaristica odierna, il gesto
della frazione del pane è compiuto senza particolare ampiezza e passa del tutto
inosservato da parte dell’assemblea. Anzi paradossalmente vi sono sacerdoti
che, si fa per dire, quasi a volersi scusare di avere spezzato l’ostia, la
ricompongono, per quanto possibile, per presentarla all’assemblea prima della
comunione con le parole “Ecco l’Agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati
del mondo”. In questo modo non si evidenzia lo stato di Cristo come vittima
immolata che le parole esprimono. L’ostia va presentata all’assemblea così come
rimane dopo la sua frazione.