Enzo Bianchi nella sua ultima opera (Dove
va la Chiesa?, San Paolo 2023, pp. 63ss) parla della “marginalità assunta
dalla liturgia all’interno della vita ecclesiale in questi ultimi anni”. Pur
riconoscendo che ci sono delle comunità nelle quali la liturgia è vissuta
intensamente, egli afferma che c’è “l’impressione che nella Chiesa italiana la
liturgia si trovi oggi in un cono d’ombra rispetto a temi ecclesiali ritenuti centrali
come la famiglia, i giovani, l’educazione, i poveri e, più in generale, i temi
morali e sociali”. Dopo l’entusiasmo con cui è stata ricevuta la riforma
liturgica voluta dal Vaticano II, si è registrata una “battaglia liturgica” che
ha stancato i credenti.
A questa analisi un po’ pessimista di E.
Bianchi, vorrei aggiungere che con la recente Lettera Apostolica di Papa
Francesco Desiderio desideravi (2022), il clima sembra che si sia
rasserenato. A 60 anni della pubblicazione della Costituzione Sacrosanctum
Concilium (4 dicembre 1963), possiamo guardare con un certo ottimismo il
futuro.