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domenica 31 marzo 2024

IL CONCETTO DI TEMPO

 



Per Parmenide il tempo è solo un’illusione figlia del divenire che contrasta con l’immutabilità dell’Essere. Egli considera assurda questa suddivisione che racchiude il presente, istantaneo e fuori dallo scorrere del tempo per definizione, fra un passato che non è, perché è già stato, e un futuro che non è, perché deve ancora essere. Platone risolverà, almeno in parte, accettando il tempo come sequenza di presente, passato, futuro per il solo mondo materiale, imperfetto e corruttibile, mentre al mondo delle forme, essenza perfetta e immutabile delle cose, competerà un eterno presente senza tempo. Nello stesso solco, Aristotele distinguerà fra tempo ciclico, definito dal movimento regolare e perfetto delle sfere celesti, e primo motore immobile collocato nell’eternità, al di fuori del tempo, concezione che dominerà il pensiero occidentale fino agli albori dell’era moderna.

Sarà un pensatore cristiano, Agostino d’Ippona, il primo a interiorizzare con profonda consapevolezza il concetto di tempo: “E’ in te, animo mio, che misuro i tempo”. Egli mette in discussione la realtà di passato, presente e futuro, dal momento che il primo non è più, il terzo non è ancora e anche lo stesso tempo presente, se fosse sempre presente, senza tradursi in passato, non sarebbe più tempo bensì eternità. Ma mentre ne disintegra la sostanza, Agostino recupera il concetto di tempo come successione di stati di coscienza: “Noi percepiamo gli intervalli di tempo”. I tre tempi esistono solo nel nostro animo: “Il presente del passato è la memoria, il presente del presente la visione, il presente del futuro l’attesa”.

Interiorizzando il tempo e riducendolo a un’estensione dell’anima, nel IV secolo d.C. Agostino anticipa quello che lo sviluppo delle moderne neuroscienze ci ha fatto capire con una mole impressionante di evidenze: la presenza forte del senso del tempo nella percezione umana, come strumento indispensabile per la sopravvivenza della specie.

 

Fonte: Guido Tonelli, Tempo. Il sogno di uccidere Chrónos, Feltrinelli Editore, Milano 20234, p. 30