Il
tema della Circoncisione al 1° gennaio, nella liturgia romana
compare molto tardi e solo è menzionata estrinsecamente. Compare addirittura
solo con il Messale di Pio V, che in questo giorno così titola: In
Circumcisione Domini et Octava Nativitatis. Nulla cambia, però, all’interno
della celebrazione. L’unico accenno alla circoncisione la si trova nel brano
evangelico di Lc 2,21. Quindi, come si può vedere, non possiamo in definitiva
parlare del 1° gennaio come festa della Circoncisione, in quanto
questo elemento nella liturgia romana è entrato solamente nella titolatura
della festa. Sarà proprio questa constatazione a far sì che la Riforma delle
Rubriche del 1960 ritornasse alla semplice dicitura di Octava del
Natale.
Ben
diversa è invece la situazione fuori Roma, dove la troviamo attestata già dai
tempi antichi. Tenendo conto di questi fatti, non possiamo ascrivere l’assenza
di questo elemento celebrato in Roma a un fatto fortuito e contingente, ma
sembra più logico ammettere una precisa volontà di non ospitare nella rosa
delle celebrazioni cristiane il ricordo di un rito, quello della circoncisione,
sul quale l’apostolo Paolo aveva instaurato un’enorme polemica, per far
risplendere l’efficacia salvifica unica della fede in Cristo. Altrimenti il
fattore cronologico dell’ottavo giorno avrebbe esercitato il suo influsso anche
a Roma, come ha fatto altrove.
Fonte:
riassunto dell’opera di Giovanni Di Napoli, Solennità di Maria Madre di Dio.
Storia e teologia, CIV, Roma 2023, pp.38-39.