“Siamo
tutti legati ad una logica soprattutto pedagogica, per cui il ‘non ancora’ [della
salvezza] è visto nel suo lato soprattutto negativo, come qualcosa da colmare.
Questa logica pedagogica, tuttavia, ha una dimensione che ha resistito al suo
influsso, anche se spesso a fatica: la liturgia. Nella logica liturgica,
infatti, il ‘non ancora’ è la promessa premessa che apre all’invocazione; non è
qualcosa immediatamente da riempire con un contenuto dottrinale, ma è piuttosto
un tempo che siamo chiamati ad abitare assumendo la nostra parzialità, stando
con Gesù anche se non capiamo tutto subito, esattamente come i discepoli del
vangelo. La sfida enorme è di tramutare questo principio in una pratica in
grado di comprendere la parzialità senza subordinarla gerarchicamente alla
pienezza che non c’è ancora…”
(Stella
Morra, Dio non si stanca. La misericordia
come forma ecclesiale, EDB 2015, p. 119)