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domenica 15 maggio 2016

IL “NON ANCORA” E LA LITURGIA


 
“Siamo tutti legati ad una logica soprattutto pedagogica, per cui il ‘non ancora’ [della salvezza] è visto nel suo lato soprattutto negativo, come qualcosa da colmare. Questa logica pedagogica, tuttavia, ha una dimensione che ha resistito al suo influsso, anche se spesso a fatica: la liturgia. Nella logica liturgica, infatti, il ‘non ancora’ è la promessa premessa che apre all’invocazione; non è qualcosa immediatamente da riempire con un contenuto dottrinale, ma è piuttosto un tempo che siamo chiamati ad abitare assumendo la nostra parzialità, stando con Gesù anche se non capiamo tutto subito, esattamente come i discepoli del vangelo. La sfida enorme è di tramutare questo principio in una pratica in grado di comprendere la parzialità senza subordinarla gerarchicamente alla pienezza che non c’è ancora…”

(Stella Morra, Dio non si stanca. La misericordia come forma ecclesiale, EDB 2015, p. 119)