Cattedrale di Stoccolma
Di solito, durante un fine settimana, solo
circa il 5,5% degli svedesi partecipa a una forma di culto, cristiano o altro.
La situazione religiosa in Svezia oggi viene descritta da molti come secolare
post-cristiana. Si tratta di una societàa fortememente individualista. Questo
individualismo ha conseguenze anche a livello religioso. Chi cerca Dio,
preferisce farlo nella solitudine della natura piuttosto che insieme ad altri
in una liturgia. Una specie di misticismo della natura – spesso con accenti
emotivi malincolici e sentimentali – viene considerata da molti come la forma più autentica di religione. Perciò non
meraviglia che la religione venga vista soprattutto come una questione privata.
Accanto alla visione svedese –
tradizionalmente individualista – della religione, si è aggiunto, negli ultimi
anni un altro fenomeno: un pluralismo religioso notevolmente accresciuto. Il
cittadino svedese non associa più la religione soltanto alla forma luterana di
cristianesimo, ma può collegarla anche al culto nella moschea che ormai si
trova nel suo stesso quartiere.
In Svezia c’è un’unica diocesi cattolica, con
sede a Stoccolma. Essa è guidata dal vescovo Anders Arborelius, nato in
Svizzera da genitori svedesi luterani. Il numero di cattolici registrati nella
diocesi è di circa 115.000. Ad essi si devono aggiungere forse altrettanti
cattolicii battezzati che non compaiono nei registri della Chiesa, ma che
vivono nel Paese. In Svezia generalmente ogni domenica partecipano alla Messa
circa 30.000 persone. Ancora cinquant’anni fa in Svezia c’era un diffuso
scetticismo verso tutto ciò che fosse cattolico. Attualmente la Chiesa
cattolica viene vista con favore. Studi di filosofi e teologi cattolici vengono
fatti conoscere e apprezzare anche attraverso la rivista dei gesuiti Signum e la loro università
filosofico-teologica Newmaninstitutet a
Upsala (l’unica istituzione cattolica per studi superiori nei Paesi nordici).
(Dati tratti da Ulf Jonsson s.i., Verso la visita del Papa: il paesaggio
religioso in Svezia, in “La Civiltà Cattolica” n. 3991, 8 ottobre 2016,
3-14).