Il Vaticano: le ceneri dei defunti non possono diventare gioielli
La Congregazione per la Dottrina della Fede ribadisce che la cremazione
non è vietata, ma i resti non vanno dispersi né conservati in ricordi
commemorativi o altri oggetti
Vaticano: non è permessa la dispersione delle
ceneri dei defunti
25/10/2016
iacopo scaramuzzi
Città del Vaticano
Il Vaticano chiarisce che non
è permessa la dispersione delle ceneri dei defunti «nell’aria, in terra o in
acqua o in altro modo» né la loro conversione «in ricordi commemorativi, in
pezzi di gioielleria o in altri oggetti», in un documento con il quale la
Congregazione per la Dottrina della Fede ribadisce «le ragioni dottrinali e
pastorali per la preferenza della sepoltura dei corpi» ma ricorda, come la
Chiesa cattolica sostiene già dagli anni Sessanta, che la cremazione del
cadavere «non è vietata» poiché «non tocca l’anima e non impedisce
all’onnipotenza divina di risuscitare il corpo».
L’istruzione «Ad resurgendum
cum Cristo», per risuscitare con Cristo, pubblicata oggi, è stata firmato lo
scorso 15 agosto, solennità dell’Assunzione della Madonna in Cielo, dal
cardinale prefetto dell’ex Santo Uffizio, il tedesco Gerhard Ludwig Mueller, e
dal segretario, il gesuita spagnolo Luis Ladaria, ed è stata approvata dal Papa
il 18 marzo scorso. È la prima istruzione della Congregazione per la
Dottrina della Fede durante il pontificato di Francesco.
Il documento ricorda che sin
dal 1963, con l’istruzione «Piam et constantem», l’allora Santo Uffizio stabilì
che la cremazione non è «di per sé contraria alla religione cristiana»,
indicazione poi ripresa nel 1983 tanto dal Codice di Diritto canonico che dal
Catechismo della Chiesa cattolica (la cremazione dei corpi è permessa «se
attuata senza mettere in questione la fede nella risurrezione dei corpi»).
«Nel frattempo la prassi della
cremazione si è notevolmente diffusa in non poche Nazioni, ma nel contempo si
sono diffuse anche nuove idee in contrasto con la fede della Chiesa», spiega la
Congregazione per la Dottrina della Fede, che ha pertanto «ritenuto opportuno
la pubblicazione di una nuova Istruzione, allo scopo di ribadire le ragioni
dottrinali e pastorali per la preferenza della sepoltura dei corpi e di emanare
norme per quanto riguarda la conservazione delle ceneri nel caso della
cremazione».
Seguendo «l’antichissima
tradizione cristiana», l’istruzione «raccomanda insistentemente che i corpi
dei defunti vengano seppelliti nel cimitero o in altro luogo sacro. Nel ricordo
della morte, sepoltura e risurrezione del Signore, mistero alla luce del quale
si manifesta il senso cristiano della morte, l’inumazione è innanzitutto la
forma più idonea per esprimere la fede e la speranza nella risurrezione
corporale».
Tuttavia, «laddove ragioni di
tipo igienico, economico o sociale portino a scegliere la cremazione, scelta
che non deve essere contraria alla volontà esplicita o – sottolinea
l’Istruzione vaticana – ragionevolmente presunta del fedele defunto, la Chiesa
non scorge ragioni dottrinali per impedire tale prassi, poiché la cremazione
del cadavere non tocca l’anima e non impedisce all’onnipotenza divina di
risuscitare il corpo e quindi non contiene l’oggettiva negazione della dottrina
cristiana sull’immortalità dell’anima e la risurrezione dei corpi. La Chiesa
continua a preferire la sepoltura dei corpi poiché con essa si mostra una
maggiore stima verso i defunti; tuttavia – prosegue il provvedimento dottrinale
– la cremazione non è vietata, “a meno che questa non sia stata scelta per
ragioni contrarie alla dottrina cristiana”».
In tal caso, «le ceneri del
defunto devono essere conservate di regola in un luogo sacro, cioè nel cimitero
o, se è il caso, in una chiesa o in un’area appositamente dedicata a tale scopo
dalla competente autorità ecclesiastica» e, solo «in caso di circostanze gravi ed eccezionali, dipendenti da
condizioni culturali di carattere locale, l’Ordinario, in accordo con la
Conferenza Episcopale o il Sinodo dei Vescovi delle Chiese Orientali, può
concedere il permesso per la conservazione delle ceneri nell’abitazione
domestica».
Ma «per evitare ogni tipo di
equivoco panteista, naturalista o nichilista, non sia permessa la dispersione
delle ceneri nell’aria, in terra o in acqua o in altro modo oppure la
conversione delle ceneri cremate in ricordi commemorativi, in pezzi di
gioielleria o in altri oggetti, tenendo presente che per tali modi di procedere
non possono essere addotte le ragioni igieniche, sociali o economiche che
possono motivare la scelta della cremazione. Nel caso che il defunto avesse
notoriamente disposto la cremazione e la dispersione in natura delle proprie
ceneri per ragioni contrarie alla fede cristiana – conclude l’Istruzione – si
devono negare le esequie, a norma del diritto».
Sulla conservazione, o
dispersione, delle ceneri dei defunti, i differenti episcopati nazionali hanno
preso, nel corso del tempo, posizioni diverse. Nel novembre 2009, per esempio,
l’assemblea della Cei, dopo un vivace dibattito, aprì alla possibilità di
spargere le ceneri, sebbene con una circonlocuzione, stabilendo, in una prima
bozza del rito delle esequie, che «la memoria dei defunti attraverso la
preghiera liturgica e personale e la familiarità con il camposanto
costituiranno la strada per contrastare, con un’appropriata catechesi, la prassi
di disperdere le ceneri o di conservarle al di fuori del cimitero o di un luogo
sacro» e sottolineando che «ciò che sta a cuore ai vescovi è che non si attenui
nei fedeli l’attesa della risurrezione dei corpi, temendo invece che la
dispersione delle ceneri affievolisca la memoria dei defunti». Successivamente,
però, la stessa Cei precisò, già nel 2012, che le ceneri non possono essere
sparse né conservate in luogo diverso dal cimitero.
Papa Francesco celebrerà Messa
per i defunti, il 2 novembre, al cimitero di Prima Porta, quest’anno, anziché
al cimitero centrale del Verano. Lo ha reso noto il direttore della Sala stampa
vaticana, Greg Burke. Due giorni dopo, il 4 novembre, Francesco presiederà la
Celebrazione per i cardinali defunti a San Pietro.
Fonte: Vatican Insider
Il testo dell'Istruzione lo si può leggere in:
http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20160815_ad-resurgendum-cum-christo_it.html
Il testo dell'Istruzione lo si può leggere in:
http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20160815_ad-resurgendum-cum-christo_it.html