Nella
Chiesa antica l’ecclesiologia procedeva ‘dal basso’, nel senso che si
privilegiava la concezione della Chiesa come popolo di Dio,
al servizio del quale è costituita nel suo seno ogni autorità. Con Gregorio VII
(1073-1085) invece la Chiesa è dedotta ‘dall’alto’, a partire dal papa, il
quale è considerato capo, fondamento, radice, sorgente e origine di ogni
autorità e potere nella Chiesa. D’altra parte, se la Chiesa dell’epoca dei
Padri si autocomprendeva come la parte della Chiesa celeste in cammino nella
storia terrena, ora essa diviene la
‘Chiesa militante’, che conduce alla ‘Chiesa trionfante’
della gloria celeste.
La
visione gregoriana della Chiesa contempla: da un lato, la gerarchia che
governa, santifica, insegna, ecc.; dall’altro, il popolo che ascolta, riceve la
grazia divina, obbedisce, mette in pratica le disposizioni della gerarchia. Più
ancora, si intende la gerarchia come costitutiva propriamente la Chiesa, in
modo che ‘gerarchia’ e ‘Chiesa’ sono termini che possono essere scambiati
reciprocamente! Ecco perché la riforma gregoriana, per ciò che concerne la
liturgia, è stata di prevalenza clericale e ha provocato, di conseguenza, una
retrocessione graduale dei fedeli, sino a ridurli ad un’assistenza
prevalentemente passiva all’azione liturgica. In altre parole, la liturgia è
stata considerata un affare proprio del clero.
Per quanto concerne
la liturgia, le mete alle quali mira la riforma gregoriana sono: coltivare la
stima per il sacerdozio, mettendo a forti colori sia l’esigenza della santità
in ordine alla celebrazione liturgica, sia l’indegnità dei preti nicolaiti e
simoniaci così da dispensare i fedeli dall’assistenza ai riti sacri piuttosto
che presenziare a tali indegnità; coltivare il senso del mistero di fronte
all’azione liturgica; coltivare le
devozioni sia pure in veste liturgica.
Sull’argomento,
cf. E. CATTANEO, Il culto cristiano in
Occidente. Note storiche [Bibliotheca “Ephemerides Liturgicae” – “Subsidia”
13], CLV – Edizioni Liturgiche, Roma 19842, 198-207. Vedi anche B.
NEUNHEUSER, Storia della Liturgia
attraverso le epoche culturali [Bibliotheca “Ephemerides Liturgicae” –
“Subsidia” 11], Edizioni Liturgiche, Roma 1977, 85-98).