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domenica 16 dicembre 2018

FALSO NATALE





L’ultima fatica di Errico Buonanno, apparsa nelle librerie all’inizio di questo mese di dicembre, è un volumetto di 173 pagine dal titolo Falso Natale. Bufale, storie e leggende della festa più importante dell’anno (UTET). L’autore afferma che il suo libro “è un invito a riscoprire il Natale”. E credo che quest’opera, letta con intelligente discernimento, può essere un aiuto a riscoprire il vero Natale.


Falso Natale affronta uno dopo l’altro gli elementi della tradizione natalizia e ne ricostruisce l’avventurosa e curiosissima storia. Ci ricorda: che la scelta della data del 25 dicembre non è fondata storicamente come data della nascita di Gesù; che nei Vangeli non c’è nessuna grotta; che il bue e l’asinello sono frutto di un errore di traduzione dall’ebraico al greco; che i magi non erano tre e non erano re; che dietro la Befana bitorzoluta si nasconde addirittura la fulgida dea Diana; che Babbo Natale magari non è stato inventato dalla Coca Cola, ma reinventato sì; che il Natale non è una smania consumistica; ecc.


Enrico Buonanno ci spiega che ogni tradizione culturale o religiosa non nasce mai dal nulla, né rimane incorrotta e intatta per sempre, ma si sedimenta e modifica nei decenni e nei secoli, grazie a continue rielaborazioni, riscritture, contaminazioni e pure causalità.


Dopo la lettura di questo piccolo libro, tanto ironico quanto rispettoso, il mio invito al lettore è celebrare il Natale con i testi e i riti della Liturgia della Chiesa, dove si trova il Vero Natale.