Gesù parla del sacrificio due
volte, soltanto due volte nel vangelo, e lo cita per chiederne l’abolizione. I
versetti del testo riprendono l’espressione della volontà di Dio già attestata
nel libro del profeta Osea (6,6); Gesù rende manifesta la volontà del Padre con
le stesse parole: “Misericordia io voglio e non sacrificio” (Mt 9,13 e 12,7). Va
precisato che il riferimento all’ “io” non riguarda la persona di Gesù stesso,
egli sta parlando a nome del Padre. L’io qui è Dio. Inoltre è chiaro che questa
affermazione non dà spazio per alcuna significazione del sacrificio. Gesù non
ne sta proponendo una nuova versione, ne sta annunciando l’abolizione. Esso va
sostituito con la misericordia, cioè con l’amore materno, generativo, indistruttibile,
gratuito, fedele nei confronti degli amabili e anche dei non amabili, degli
innocenti e dei colpevoli.
Una simile sostituzione si
pone alla sorgente del senso del vangelo, la cui prospettiva è sempre quella
dell’amore così qualificato, più umano della nostra umanità. Restare sordi all’invito
di Gesù significa travisare completamente il cristianesimo. E purtroppo si deve
ammettere che buona parte della teologia, della liturgia e delle pratiche
religiose della cristianità si sia mossa come se Gesù avesse detto il
contrario: sacrificio io voglio e non misericordia.
[…]
Ciò che evochiamo con il
temine “sacrificio” possiamo dirlo, e molto meglio, con parole che vengono
dalla stessa testimonianza custodita nelle scritture cristiane. Mi riferisco
specificamente al termine “pazienza” e al termine “passione” […] Pazienza e
passione sono le parole che rendono giustizia all’esperienza del patire e dell’amare
nella condizione umana senza riproporre il lessico del sacrificio.
Va poi chiarito che a queste due
parole si aggiunge la parola “rinuncia”, che non è affatto sinonimo di “sacrificio”.
Semmai indica il contrario. Mentre infatti il sacrificio è mortificazione, la
rinuncia è liberazione.
Fonte: Roberto Mancini, Dal
sacrificio alla misericordia. Un approccio filosofico, in Roberto Mancini –
Enrico Mazza – Giuseppe Pulcinelli, Il cristiano e l’idea di sacrificio,
a cura di Brunetto Salvarani, EDB 2019, pp. 97-108.