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domenica 2 ottobre 2022

LA PARTECIPAZIONE AUDIO ALLA LITURGIA DELLE ORE

 



 

Il noto monastero benedettino di Chevetogne, in Belgio, ha stabilito da qualche anno un collegamento on line “audio” attraverso cui ci si può collegare con la Liturgia delle ore celebrata dai monaci.

La presenza fisica alla celebrazione impegna tutti i sensi corporali, ed è quindi adatta a procurare una esperienza di “presenza totale”. La trasmissione audio, invece, impegna fisicamente solo l’udito, la memoria e l’intenzionalità. Infatti, nella partecipazione audio, la partecipazione alla celebrazione riposa interamente sull’armonia tra tre condizioni: l’ascolto, la coscienza della simultaneità tra la celebrazione e la sua trasmissione sonora, nonché la fiducia che l’intenzione che sottende la trasmissione è stabilire un legame reale di partecipazione e di comunione.  

In ogni modo, la partecipazione audio non è meno “reale” che la partecipazione vissuta nella presenza fisica sul luogo; anzi, si può affermare che pure essa è reale anche se in modo diverso. Infatti, la partecipazione audio invita a privilegiare pienamente l’ascolto, questa porta attraverso cui la Parola raggiunge l’anima e il cuore per elevarli verso la sorgente da cui sgorga la stessa Parola. Più che la visione, l’audizione è capace di stabilire nel partecipante una verticalità, di elevare l’anima. In questo modo c’è una interiorizzazione graduale della partecipazione sempre più consapevole nonché una comunione crescente, nella fede e attraverso il suono, fra tutti coloro che sono uniti nella preghiera.

 

Vedi, al riguardo, quanto afferma Thomas Poot, La Liturgie des Heures et “réunion virtuelle”: l’actuosa participatio rivisitée, in Ecclesia orans (Studi e ricerche/5) 2022, 189-200.