Assunta di S. Di Stasio 2015
Ap 11,19a; 12,1-6a.10ab: Un segno glorioso apparve nel cielo
Sal 44 (45): Risplende la Regina, Signore, alla tua
destra
1Cor 15,20-27a: Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti
Lc 1,39-56: L’anima
mia magnifica il Signore
Possiamo riassumere il contenuto delle tre letture
bibliche con tre immagini di Maria in esse presenti: la donna vestita di sole (prima lettura); la
nuova Eva (seconda lettura); la benedetta fra le donne (vangelo). Queste tre immagini esprimono
sia il ruolo attivo che Maria ha avuto nel mistero della nostra salvezza che la
pienezza di redenzione in lei operata come primo frutto della redenzione
stessa. Maria nuova Eva è protagonista, insieme con Cristo nuovo Adamo, della
nostra salvezza. Così come Adamo ed Eva sono personaggi emblematici per
esprimere l’umanità caduta nel peccato, così Gesù e sua madre diventano
personaggi altrettanto emblematici per esprimere l’umanità rinnovata, che sarà
tale proprio nella misura in cui porterà avanti la inimicizia contro Satana. La
Chiesa canta oggi nella sua liturgia: “Una donna ha chiuso la porta del cielo,
una donna l’apre per noi: Maria, madre del Signore” (Primi Vespri, 2a
ant.).
Elisabetta, piena di Spirito Santo, proclama Maria
“benedetta fra le donne”. Maria è in anticipo sullo spirito delle
“beatitudini”, che Gesù proclamerà all’inizio della sua vita pubblica, perciò è
per lei la prima beatitudine del Nuovo Testamento: “Beata colei che ha creduto
nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto”. Beata anzitutto per la sua
fede nella parola del Signore, perché Maria ha ascoltato e ubbidito al volere
di Dio dichiarandosi assolutamente libera da ogni impegno umano per servire
solo il progetto del Signore. Maria ha collaborato in modo eccezionale al
disegno di Dio. Perciò la benedizione di Dio si concretizza in lei nel dono
della maternità divina. “Benedetta, Vergine Maria! Tu ci hai dato il frutto
della vita” (II Vespri, 3a ant.).
La “donna vestita di sole” e coronata di dodici stelle
(le dodici tribù di Israele), di cui parla l’Apocalisse, è il popolo di Dio
antico e nuovo, sempre osteggiato dalla terribile forza del male (il “drago”).
Il bimbo che nasce dalla donna è il Messia. Questo bimbo, è vittorioso sul
drago, cioè sul male; e vincitore del peccato e della morte, “siede alla destra
del Padre”. Con lui anche Maria è avvolta dallo stesso splendore di gloria.
Maria è quindi “primizia e immagine della Chiesa”, in cui Dio rivela il
compimento del mistero della salvezza (prefazio). Il mistero della Chiesa e
quello di Maria si richiamano reciprocamente per la comune missione, e ciò che
è avvenuto per Maria assunta in cielo si compirà un giorno per la Chiesa
intera. Nella storia di Maria possiamo leggere la nostra storia. Maria è la
prima persona umana in cui la redenzione si è compiuta in pienezza, è il primo
frutto della redenzione. La glorificazione di Maria assunta in cielo è un
evento in cui ammiriamo realizzato ciò che attendiamo si avveri un giorno in
noi. Infatti, in Maria contempliamo e pregustiamo quella gloria futura alla
quale siamo chiamati e destinati, se con Lei sapremo seguire le orme di suo Figlio
Gesù.