Sull’Inserto del Corriere
della Sera “La Lettura”, del 3 febbraio 2019, c’è una succosa conversazione
di Marco Ventura, studioso dei rapporti tra diritto e religione, con
Pierfrancesco Diliberto (detto Pif), autore del libro … che Dio perdona a tutti (Feltrinelli), un romanzo di successo con
più di centomila copie vendute. Pif si dichiara “un agnostico che spera che Dio
esista”. Nel libro, se la prende con un cristianesimo che ha preso le cose facili
e ha lasciato le cose difficili; così, ad esempio, “quando il Papa dice che Dio
è per l’accoglienza… si chiede l’impeachment del Papa”. Pif denuncia un tipo di
religione conformista, opportunista e superstiziosa, un cristianesimo
portafortuna. Ecco una chicca: “Abbiamo confuso la religione con la
superstizione. Cito sempre Giovanni Trapattoni che durante Italia-Corea del Sud
sparge l’acqua benedetta della Madonna di Lourdes intorno alla panchina. Doveva
essere un atto di fede, una preghiera, ma a me sembrava proprio grave… se tu
sei cristiano quella è una bestemmia” (p. 12).