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domenica 30 luglio 2023

LA TRADIZIONE

 



La tradizione non è il culto del passato o la nostalgia di un tempo perduto, ma è il senso della continuità e la sacra importanza del permanente. La tradizione è il bisogno di principi e fedeltà che garantiscano la durata e la persistenza. Non c'è società, non c'è umanità che si esauriscano nel mutamento incessante. La tradizione è la rivelazione dell'essere nel cuore del divenire. È insensato riferirsi attivamente a una tradizione che non sia vivente. Senza vita non c'è tradizione, anche se la tradizione non si esaurisce nella dimensione vitale. Lo spirito tradizionale è incompatibile con lo spirito reazionario che invoca l'utopia capovolta di un mondo passato che non può più tornare. La differenza che corre fra tradizione e reazione è la stessa che separa la spiritualità dallo spiritismo. L’una attiene alla vita, l'altro evoca la morte. L'elevazione del passato a principio segna la morte della tradizione e la sua evocazione medianica dall’oltretomba. È una confusione di piani elevare un periodo storico, temporale a norma metastorica e principio sovratemporale. La verità non si arresta a un tempo.

 

Fonte: Marcello Veneziani, Nostalgia degli dei. Una visione del mondo in dieci idee, Marsilio 2022, pp. 127-128.