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domenica 9 luglio 2023

LA “VIA PULCHRITUDINIS”

 



 

Nella traduzione italiana (1972) del suo importante saggio La teologia del XII secolo apparso nel 1957, il teologo francese Marie-Dominique Chenu (1895-1990) riconosceva con rimpianto di “non aver riservato spazio più largo alla storia delle arti, sia letterarie sia plastiche perché esse sono, a loro modo, non soltanto delle illustrazioni estetiche ma dei veri ‘luoghi’ teologici”.

E concludeva: “È penoso costatare che le storie correnti della teologia non riservano nessuno spazio alle grandi opere letterarie contemporanee, né alle espressioni figurative, sia pure d’origine biblica”. In verità, a distanza di decenni, questa sensibilità si è accresciuta, anche per impulso di alcuni teologi famosi, come lo svizzero Hans Urs von Balthasar (1905-1988) con la sua grandiosa impresa in più volumi, a partire dal 1961, intitolata Gloria. Se, invece, vogliamo puntare più esplicitamente e specificamente sulla figura di Dio, merita una menzione il saggio suggestivo del 2008 del teologo francese che è anche storico dell’arte, François Boespflug, Le immagini di Dio. Una storia dell’Eterno nell’arte, tradotto in italiano nel 2012.

 

Citato da Gianfranco Ravasi, Tre. Divina aritmetica, Bologna 2023, 138-139.