Con Decreto del 3 giugno 2016 della Congregazione per
il culto divino e la disciplina dei sacramenti, la memoria dei Santa Maria
Maddalena è stata elevata al grado di “Festa”. I testi della Messa e della
Liturgia delle Ore rimangono come si trovano negli attuali libri liturgici;
viene aggiunto soltanto un prefazio proprio.
Il Calendario romano del dopo Vaticano II nella festività di santa
Maria Maddalena non pensa né a Maria di Betania, né alla peccatrice anonima del
Vangelo (Lc 7), ma solo a Maria Maddalena, a cui apparve Gesù dopo la
risurrezione. Il Martirologio Romano,
in data 22 luglio, si esprime in questi termini: “Memoria di santa Maria
Maddalena, che, liberata dal Signore da sette demoni, divenne sua discepola,
seguendolo fino al monte Calvario, e la mattina di Pasqua meritò di vedere per
prima il Salvatore risorto dai morti e portare agli altri discepoli l’annuncio
della risurrezione”.
Tutti i testi del Messale Romano di Paolo VI fanno
riferimento alla Maddalena a cui Gesù affida “il primo annunzio della gioia
pasquale” (colletta). Il vangelo è quello di Gv 20,1-2.11-18, che narra appunto
l’incontro della Maddalena col Cristo risorto. L’antifona d’ingresso riprende
il testo di Gv 20,17: “Il Signore disse a Maria Maddalena: ‘Va dai miei
fratelli, e dì loro: Io salgo al padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio
vostro’ ”. L’orazione sulle offerte fa riferimento a “Cristo risorto che
accolse la testimonianza di riverente amore di Maria Maddalena”. E nella
preghiera dopo la comunione chiediamo che il sacramento ricevuto “accenda anche
in noi l’amore ardente e fedele di santa Maria Maddalena per il Cristo Maestro
e Signore”.
Anche la Liturgia delle Ore del dopo Vaticano II pensa sempre a Maria
Maddalena a cui apparve Gesù dopo la risurrezione. Noto che le Invocazioni
delle Lodi e le Intercessioni dei Vespri sono lo stesso testo, che riprende le
Invocazioni delle Lodi del Comune delle Sante con una significativa variante:
al posto dell’invocazione che parla di Gesù che ha perdonato molto alla donna
peccatrice (del Comune delle Sante), troviamo la seguente
invocazione/intercessione: “Signore Gesù, che appena risorto ti sei mostrato
alla Maddalena…”
Il Calendario romano anteriore al Vaticano II identifica Maria Maddalena
con la peccatrice penitente e con Maria di Betania, la sorella di Lazzaro. Il Messale Romano del 1962, al 22 luglio
celebra S. Mariae Magdalenae Paenitentis.
L’oratio del formulario identifica
Maria Maddalena con Maria, la sorella di Lazaro. Il vangelo è quello di Lc
7,36-50 in cui si parla della peccatrice che entra in casa del fariseo, dove si
trova Gesù, e piangendo bagna con le sue lacrime i piedi del Signore. Lo stesso
criterio segue il Breviario Romano.
La distinzione delle tre Marie
sembra che corrisponda meglio alla tradizione biblica, e permette di
focalizzare meglio il messaggio della prima annunciatrice del kerigma pasquale.
L’attuale Martirologio Romano fa
memoria il 29 luglio di Maria di Betania insieme con sua sorella Marta e il loro fratello
Lazzaro. La liturgia greca celebra Maria di Betania il 18 marzo; la peccatrice
convertita il 31 dello stesso mese; e Maria Maddalena il 22 luglio, come fa la liturgia
romana.
http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2016/06/10/0422/00974.html
M. Augé