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sabato 10 dicembre 2016

A PROPOSITO DELLE SOLITE CRITICHE ALLA RIFORMA LITURGICA


 

Nel post di qualche giorno fa, dal titolo “La Civiltà Cattolica scende in campo”, ci sono stati diversi interventi che hanno ripristinato le note critiche alla riforma liturgica, citando in modo particolare il libro che ha fatto conoscere al grande pubblico la posizione critica del Card. Antonelli all’operato del “Consilium”.

Noto che oltre ad Antonelli, la cui rivalità con Bugnini e di questi con Antonelli è nota, ci sono altri autorevoli testimoni del lavoro del Consilium come il grande studioso dell’antichità cristiana Bernard Botte. Nel suo libro (Il Movimento liturgico. Testimonianza e ricordi, Effatà Editrice 2009 [edizione originale in francese del 1973], cap. 14 “Il Consilium”) valuta diversamente sia Bugnini che l’operato del Consilium. Così, ad esempio, a p. 182 scrive: “… è importante sapere come si è fatta la riforma liturgica. Essa ha suscitato molte discussioni che sono degenerate a volte in querelles di fronti contrapposti. A tal proposito ho letto recentemente in un settimanale parigino l’opinione di un domenicano molto conosciuto. Secondo lui, la nuova liturgia è l’opera di alcuni uomini di sinistra senza cultura e senza alcuna conoscenza della tradizione. Con veemenza mi sento di contraddire questo buon Padre: i consultori che ho incontrato per la maggior parte mi hanno dato l’impressione di essere persone colte e, in ogni caso, di conoscere molto bene la tradizione liturgica […] Pressoché tutti erano convinti che una riforma fosse necessaria, ma non sempre si trovavano d’accordo sui modi. Discutevamo seriamente per trovare una soluzione e non di rado avveniva che si raggiungesse alla fine un’unanimità quasi totale. Se la riforma non è un capolavoro, bisogna almeno riconoscere che essa è il risultato di un lavoro onesto e coscienzioso…”

Secondo mi risulta, la documentazione che riguarda i lavori del “Consilium” è ancora segretata. Speriamo che quando sia possibile consultare questa documentazione, si possa valutare con più oggettività l’operato del suddetto “Consilium”.

M. A.