Sono
usciti gli Atti dell’XI Congresso di Liturgia “Liturgia e Cultura”, tenutosi a
Roma dal 9 all’11 maggio 2018 presso il Pontificio Ateneo sant’Anselmo –
Pontificio Istituto Liturgico. Il testo è a cura di Francesco Bonomo, Stefan
Geiger, Dominik Jurczak, Fergus Ryan.
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www.ecclesiaorans.com
www.edi.na.it
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Nella
celebrazione liturgica si realizza in pienezza l’esperienza della fede, è il locus
theologicus da cui osservare l’apporto culturale, in base al
quale esercitare un discernimento e nel quale accogliere prudentemente
quell’universo organico e sistemico che è il punto di riferimento centrale
della vita dei fedeli aderenti alla Chiesa, in un luogo e in un tempo, perché
in quel luogo e in quel tempo si forma la comunità cristiana come populo
congregato. Se nella liturgia si percepiscono conflitti per cui ritus
et preces si distaccano dal contesto culturale in cui sono
realizzati, significa che un passaggio del linguaggio non ha funzionato perché
in uno dei due canali, mittente e destinatario, si è creata una frattura, una
discrepanza o un’alienazione che pregiudica l’intero atto di culto. La liturgia
deve raccogliere la sfida di essere culturalmente in grado di trasmettere il
suo messaggio e di essere efficace. Al termine dei lavori dell’XI Congresso di
Liturgia e presentando il volume degli Atti abbiamo notato il fiorire di
numerose riflessioni capaci di portare ancora la navigazione al largo. Tentare
di riprendere la questione anche per mezzo delle moderne scoperte delle scienze
umane e dei dati a disposizione non fa altro che orientare nuovamente la
bussola sull’impegno della ricerca.