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domenica 1 dicembre 2019

LA MESSA È UNA CELEBRAZIONE



Celebrare è essere coinvolti, essere protagonisti, partecipare attivamente a un fatto che si realizza, che si vive, che si compie in quel momento, in una comunità piccola o grande che sia, dove tutti si attivano per funzioni e compiti diversi.

 

La Messa, come ogni celebrazione, invia i suoi messaggi soprattutto con il suo essere celebrazione: gesti, segni, suoni, silenzi, canti, parole cariche, brevi, efficaci

 

La Messa, pur essendo una celebrazione come tutte le altre, ha una specificità che la rende diversa e che non bisogna assolutamente dimenticare: essa non nasce da noi, non è una nostra invenzione. A essa siamo convocati dal Signore Gesù che ci chiama al fate questo in memoria di me, secondo le modalità della Chiesa. Attenzione, però, che eucaristia sempre nuova non significa a fantasia a sorpresa, ma “vissuta in modo sempre nuovo”. La Messa è come il giorno. Inizia sempre con l’alba e si chiude con il tramonto, ma non è mai come il giorno prima e quello dopo, anche se abbiamo incontrato le stesse persone, frequentato gli stessi luoghi, compiuto le stesse attività. Chi vive i giorni come se fossero tutti uguali cade nella noia e nel non senso.

 

Fonte: Tonino Lasconi, I “Messaroli”, una risposta per una comunità adulta, consapevole, riconoscibile, Cittadella Editrice, Assisi 2011, cf. pp.23-26.