Sono stato informato da un partecipante
all’evento in cui un presbitero in Inghilterra, in un giorno quaresimale, ha
organizzato una celebrazione della Via crucis nel modo seguente. Indossati i
consueti paramenti per la celebrazione della Messa, ha iniziato la Via crucis.
Dopo la stazione della morte di Gesù in croce, il presbitero si è indirizzato
all’altare e, omessi i riti di introduzione e la liturgia della Parola, ha dato
inizio alla Messa con la presentazione dei doni e le preghiere che l’accompagnano.
Finita la Messa con l’orazione dopo la comunione e la benedizione finale, è
stata ripresa la Via crucis con le ultime due stazioni.
Mi è stato chiesto di valutare
questa bizzarra iniziativa. Basterebbe ricordare, come afferma il Direttorio
su pietà popolare e liturgia (n. 13), che “gli atti di pietà e di devozione
trovano il loro spazio al di fuori della celebrazione dell’Eucaristia e degli
altri sacramenti”. Bisogna quindi evitare la sovrapposizione perché i linguaggi
e gli accenti teologici della pietà popolare (gesti, testi, canti, immagini,
luoghi, tempi) si differenziano dai corrispondenti delle azioni liturgiche. La
liturgia e la pietà popolare non sono da opporre, né da equiparare, ma da
armonizzare senza sovrapporle. La pietà popolare è al servizio e accompagna la
vita sacramentale della Chiesa (cf. Catechismo della Chiesa Cattolica,
n. 1674).
Nella suddetta iniziativa è
particolarmente grave l’omissione della Liturgia della Parola. Il Lezionario
della Messa organizza le letture della celebrazione eucaristica in modo che
il Lezionario stesso “si può considerare a buon diritto uno strumento
pedagogico per incrementare la catechesi” (OLM, n. 61). Specialmente nei tempi
di Pasqua, Quaresima e Avvento, la scelta dei brani biblici e il loro
ordinamento hanno lo scopo di portare i fedeli a rendersi conto gradualmente
della fede che professano e ad approfondire la conoscenza della storia della
salvezza.
L’iniziativa di questo presbitero
snatura sia la Celebrazione eucaristica sia la Via crucis, e non è quindi
formativa della vita spirituale dei fedeli. Conosco invece iniziative pastorali
che valutano sia la Messa sia la Via crucis: in alcune chiese, nei venerdì
della Quaresima, di mattina si celebra Messa e di pomeriggio si fa la Via
crucis.