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domenica 8 marzo 2020

USI E ABUSI: UNA MESSA CON VIA CRUCIS




Sono stato informato da un partecipante all’evento in cui un presbitero in Inghilterra, in un giorno quaresimale, ha organizzato una celebrazione della Via crucis nel modo seguente. Indossati i consueti paramenti per la celebrazione della Messa, ha iniziato la Via crucis. Dopo la stazione della morte di Gesù in croce, il presbitero si è indirizzato all’altare e, omessi i riti di introduzione e la liturgia della Parola, ha dato inizio alla Messa con la presentazione dei doni e le preghiere che l’accompagnano. Finita la Messa con l’orazione dopo la comunione e la benedizione finale, è stata ripresa la Via crucis con le ultime due stazioni.

Mi è stato chiesto di valutare questa bizzarra iniziativa. Basterebbe ricordare, come afferma il Direttorio su pietà popolare e liturgia (n. 13), che “gli atti di pietà e di devozione trovano il loro spazio al di fuori della celebrazione dell’Eucaristia e degli altri sacramenti”. Bisogna quindi evitare la sovrapposizione perché i linguaggi e gli accenti teologici della pietà popolare (gesti, testi, canti, immagini, luoghi, tempi) si differenziano dai corrispondenti delle azioni liturgiche. La liturgia e la pietà popolare non sono da opporre, né da equiparare, ma da armonizzare senza sovrapporle. La pietà popolare è al servizio e accompagna la vita sacramentale della Chiesa (cf. Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1674).

Nella suddetta iniziativa è particolarmente grave l’omissione della Liturgia della Parola. Il Lezionario della Messa organizza le letture della celebrazione eucaristica in modo che il Lezionario stesso “si può considerare a buon diritto uno strumento pedagogico per incrementare la catechesi” (OLM, n. 61). Specialmente nei tempi di Pasqua, Quaresima e Avvento, la scelta dei brani biblici e il loro ordinamento hanno lo scopo di portare i fedeli a rendersi conto gradualmente della fede che professano e ad approfondire la conoscenza della storia della salvezza.

L’iniziativa di questo presbitero snatura sia la Celebrazione eucaristica sia la Via crucis, e non è quindi formativa della vita spirituale dei fedeli. Conosco invece iniziative pastorali che valutano sia la Messa sia la Via crucis: in alcune chiese, nei venerdì della Quaresima, di mattina si celebra Messa e di pomeriggio si fa la Via crucis.