Carmine
Di Sante,
Il perdono. Nella Bibbia, nella teologia,
nella prassi ecclesiale (Giornale di teologia 386), Queriniana, Brescia
2016. 172 pp.
Terminato il concilio
Vaticano II (1962-1965) e avviata la riforma liturgica in lingua volgare, il moralista Barnhard Häring
auspicava la revisione radicale del sacramento della penitenza (la
“confessione”) rinunciando a “determinare con esattezza cosa sia un peccato
mortale” e proponendo la celebrazione eucaristica come il luogo privilegiato
della remissione dei peccati che “permetterà a tutti i cristiani di buona
volontà l’accesso alla comunione”.
L’autore di questo
saggio riprende la proposta coraggiosa e disattesa del grande teologo tedesco e
ne dimostra la legittimità e coerenza, sia alla luce di una originale
reinterpretazione del dato biblico e teologico, sia attraverso la rilettura
critica della plurisecolare prassi ecclesiale relativa al sacramento del
perdono.
E’ forse questo, fra
tutti i sacramenti della chiesa quello che – più di ogni altro – attende ancora
di essere ripensato nel suo senso teologico e antropologico più autentico.
(Quarta di
copertina)