Gs 5,9a.10-12: Israele
celebra nella gioia della pasqua il dono della terra promessa
Sal 33 (34): Gustate e vedete com’è buono il Signore
2Cor 5,17-21: Dio ci ha riconciliato con sé mediante Cristo
Lc 15,1-3.11-32: Padre, ho peccato verso il cielo e davanti a te
L’antifona
d’ingresso invita alla gioia: “Rallegrati (Laetare),
Gerusalemme… Esultate e gioite, voi che eravate nella tristezza…” (cf. Is
66,10-11). Il salmo responsoriale riprende questa tematica in chiave di
ringraziamento: “Benedirò il Signore in ogni tempo, sulla mia bocca sempre la
sua lode…” Perciò questa domenica si chiama anche “Domenica Laetare”. Il tema
ritorna nel vangelo al termine della parabola del figliol prodigo: “Bisognava
far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in
vita…”
Le
letture bibliche odierne, nel cuore del cammino quaresimale, sono una solenne
proclamazione della misericordia di Dio e un pressante invito a riconciliarci
con Lui. In questa domenica, come in quella precedente, ritroviamo il tema
della conversione, vista però sotto l’aspetto della riconciliazione come dono
dell’amore di Dio.
La
prima lettura parla della sollecitudine di Dio per il suo popolo, al quale,
dopo la traversata del deserto, offre in dono una terra e una patria. Il brano
del vangelo riporta la bellissima parabola del figliol prodigo, che viene
accolto dal padre misericordioso nella casa paterna. Nella seconda lettura
ascoltiamo Paolo che parla di un Dio misericordioso che ha riconciliato a sé il
mondo in Cristo; l’amore fedele di Dio ci viene comunicato tramite la fedeltà
solidale di Gesù crocifisso. All’azione di Dio che salva, noi siamo invitati a
corrispondere: come Israele che celebra nella gioia della pasqua il dono della
terra promessa; come il figliol prodigo che riconosce il suo peccato e si getta
nelle braccia del padre.