Più
volte si è parlato del Messale Romano
Latino-Italiano del 1965 come del Messale con la traduzione e l’adattamento
della Messa, secondo il dettato del Concilio Vaticano II. Questo Messale, si
dice, fu accettato pacificamente da tutti i tradizionalisti. Noto però che a
parte la scomparsa del salmo 42 all’inizio della Messa e qualche altra piccola
modifica, il testo è sostanzialmente quello del Messale del 1962, anteriore al
Vaticano II.
Quale
autorità "giuridica" ha questo Messale? Il titolo completo del Messale è Messale Romano Latino-Italiano per i giorni
feriali e le feste. Si tratta di una edizione del Messale Romano quotidiano di Dom G. Lefebvre o.s.b., a cura dell’Apostolato
Liturgico di Genova. L’edizione è stata "autorizzata" dalla Conferenza Episcopale
Italiana. L’Imprimatur del Messale però
è firmato il 24 giugno 1965 dal vescovo di Casale Monferrato Giuseppe Angrisani,
città dove ha la sede l’Editrice Marietti che ha stampato il volume. Il Messale
è stato pubblicato senza alcun Decreto della CEI. Si noti poi che la pubblicazione delle diverse edizioni tipiche dei libri liturgici della Liturgia Romana sono competenza della Santa Sede e le diverse edizioni sono introdotte da un Decreto della Congregazione del culto divino (o prima: della Sacra Congregazione dei Riti).
Da
quanto detto, è evidente che il Messale del 1965 non forma parte della storia
del Missale Romanum, che ha
conosciuto dopo l’edizione tipica di Pio V nel 1570 altre diverse edizioni
tipiche.