Per ogni cosa c’è il suo momento, ci ricorda il libro del
Qoèlet : « C’è un tempo per cercare e un tempo per perdere… »
(3,6ss). Il tempo della vita è il tempo del “cercare”
per eccellenza : cercare il senso dell’esistenza, porsi le eterne domande
che prima o poi nascono nel cuore di
ognuno (da dove vengo, dove vado…). L’uomo è l’unica creatura inquieta, in
continua ricerca, desiderosa di pace, gioia, vita e che al contempo si trova
spesso a sperimentare la lotta, il dolore, la tristezza… incamminato com’è
verso l’inevitabile morte.
Per l’uomo,
però, finché vive, c’è sempre tempo per riflettere, capire, ricominciare! Egli
è “pellegrino dell’Assoluto”, in continua ricerca di quella pienezza che possa
per sempre riempire l’immensità del suo cuore.
La
Quaresima è un tempo “speciale” per la ricerca dell’uomo, per il suo
ricominciare e il suo convertirsi: “tempo di grazia”, di rinnovamento, di
ascolto della parola di Dio, tempo per una conoscenza più profonda di sé, per
un incontro con “Qualcuno” che può trasformare e ri-orientare tutta la vita.
Il
cammino proposto in questo libro è un vero e proprio viaggio: nel deserto, nel
silenzio, nella solitudine. Abbiamo bisogno di fermarci, di creare spazi e
tempi di ascolto in cui poter “leggere” dentro di noi, vedere cosa c’è nel “guazzabuglio”
del nostro cuore, riconoscere ciò di cui “digiunare”, a cui dire “no”, e
trovare ciò che è buono e bello nella vita a cui dire un grande “sì”.
E’ un
cammino di verità dove si scontriamo con forze molto più potenti di noi, che
non possiamo superare con le nostre sole capacità e per cui sentiamo la
necessità di un aiuto dall’Alto. Un cammino in cui diventa importante “pregare
per discernere”: spesso si aprono parecchie vie davanti a noi e ci troviamo
confusi sulla direzione da prendere. Da qui il bisogno di avere sempre come “compagna
fedele”, la parola di Dio (« lampada
sui miei passi », Sal 119,105), che ci
introduce nell’ascolto e nel dialogo intimo con il Signore. Questo cammino ha
bisogno anche di persone che aiutino, in particolare di un amico spirituale con
cui condividere le cose più profonde del cuore, una “guida” che abbia esperienza,
una persona saggia e santa che affianchi nell’itinerario stupendo della
conoscenza di sé, del discernimento, dell’incontro profondo con Dio.
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