Benedetto
XVI ha scritto la prefazione al volume che esce oggi in Germania per celebrare
i 70 anni del cardinale Gerhard Ludwig Müller, exprefetto della Congregazione per
la Dottrina della Fede. Il papa emerito, a un certo punto, afferma :
“Nei tempi
confusi, nei quali stiamo vivendo, l’insieme di competenza teologica
scientifica e saggezza di colui che deve prendere la decisione finale mi sembra
molto importante. Penso per esempio che nella Riforma liturgica le cose
sarebbero andate a finire diversamente se la parola dei periti non fosse stata
l’ultima istanza, ma se, oltre a questo, avesse giudicato una saggezza in grado
di riconoscere i limiti dell’approccio di un ‘semplice’ studioso” (clicca
qui).
Non
c’è dubbio che l’osservazione critica dii Benedetto XVI riguarda anzitutto la
riforma della Messa e, in particolare l’Ordinario della Messa. Certamente, il
papa emerito non entra nei dettagli; si tratta solo di un esempio che egli cita
in un contesto più generale. Mi permetto però, con rispetto alla venerata
figura di Benedetto XVI e per evitare che i soliti detrattori della riforma
liturgica rialzino la testa, di ricordare che nella suddetta riforma l’ultima
istanza non è stata la parola dei periti, ma l’intervento del saggio Beato
Paolo VI.
Il
testo dell’Ordo Missae, nell’ultima
tappa della sua redazione fu presentato a Paolo VI, il quale dopo aver letto e
riletto le pagine dello schema, su 104 numeri, 34 furono da lui postillati e
rimandati agli esperti con la preghiera di tenerne conto. Quando, poi, alcuni
mesi dopo, ricevette il nuovo testo elaborato dagli esperti, papa Montini lo approvò con un
autografo che dice: “Mercoledì 6 novembre 1968 – ore 19-20.30. Abbiamo letto
nuovamente, col Rev. P. Annibale Bugnini, il nuovo ‘Ordo Missae’ compilato dal
‘Consilium ad exsequendam Constitutionem de Sacra Liturgia’, in seguito alle
osservazioni fatte da noi, dalla Curia Romana, dalla S. Congregazione dei Riti,
dai partecipanti alla XI sessione plenaria del ‘Consilium' stesso, e da altri
ecclesiastici e fedeli; e dopo attenta considerazione delle varie modifiche
proposte, di cui molte sono state accettate, abbiamo dato al nuovo ‘Ordo
Missae’ la nostra approvazione, in Domino. Paulus PP. VI” (il testo si trova in
Annibale Bugnini, La riforma liturgica.
Nuova edizione, C.L.V. 1997, p. 380).