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domenica 25 marzo 2018

UN BEL LIBRO SU MARIA DI NAZARET






Adriana Valerio, docente di storia del cristianesimo e delle chiese all’Università Federico II di Napoli, ci offre in poche pagine una bella sintesi di Maria di Nazaret. Storia, tradizioni, dogmi (Farsi un’Idea 262), il Mulino 2017, pp. 118 (€ 11,00). Offro qui la Premessa (Il “caso Maria”) all’opera.

Scrivere di Maria, la madre di Gesù di Nazaret, è impresa quanto mai ardua; i dati storici che la riguardano, infatti, si intrecciano con l’elaborazione teologica delle comunità cristiane delle origini, le formulazioni dottrinali dei primi secoli, la vita liturgica delle Chiese strutturate, le apparizioni mistiche e la devozione popolare che hanno portato a riconoscere in lei la donna privilegiata e unica: vergine, Madre di Dio, immacolata, assunta in cielo.

Più che una conoscenza derivata dagli elementi presenti nel Nuovo Testamento, la persona comune ha un’immagine di Maria che proviene dalle definizioni dogmatiche che a volte ne hanno offuscato la concreta umanità. Le formule dottrinali, infatti, si sono imposte a tal punto nella vita dei fedeli e nell’immaginario simbolico della cristianità da mettere in ombra gli esili fili della sua figura storica che si è caricata nel tempo di significati che la trascendono toccando in profondità il sentimento religioso delle persone che a lei si sono affidate e si affidano. Per questo, tra i piani della storia e quelli della fede, non è facile stabilire una netta separazione dal momento che le stesse fonti a nostra disposizione si collocano nell’ambito della riflessione teologica e dell’esperienza di fede.

Per avvicinarsi alla madre di Gesù è allora importante considerare questa complessa galassia di fonti, tradizioni e sentimenti che ne hanno costruito un’identità a suo modo fluida e variopinta: un volto – il suo – fatto da tanti volti quante sono le Madonne disseminate nei differenti contesti culturali e geografici toccati dal cristianesimo.

Non è mancato chi, negli ultimi anni, ha attaccato frontalmente il culto della Vergine mettendo in discussione la legittimità e certe modalità della sua stessa venerazione, ritenendo che non poche volte, Maria abbia assunto la funzione quasi di una dea accanto a Dio Trinità e che i privilegi a le attribuiti (verginità perpetua, esenzione della colpa delle origini, incorruzione del corpo e assunzione in cielo) rimandino ad una visione del mondo miracolistica e pre-moderna poco compatibile con i paradigmi scientifici della nostra epoca.

Come affrontare allora il “caso Maria”? Abbiamo cercato di tenere presenti i tanti aspetti che la riguardano: i racconti della prima letteratura cristiana canonica e apocrifa; la fede popolare che ha sostenuto il suo culto trovando espressione non solo in atti di devozione ma anche in opere letterarie e artistiche; le riflessioni teologiche sulla sua persona; l’evoluzione dogmatica; infine, i nuovi scenari interpretativi che si sono aperti dopo il Concilio Vaticano II e che si sono oggi arricchiti grazie all’apporto delle scienze umane e teologiche: antropologia, psicologia, semiotica, esegesi biblica, teologia femminista ecc. Alcuni riferimenti, anche se brevi, alla presenza di Maria nel culto ortodosso, nel mondo protestante e nella religione islamica sottolineano l’importanza di questa figura che travalica la tradizione cattolica.