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giovedì 30 maggio 2024

ALLE RADICI DEL “CORPUS”

 



La festa del SS. Corpo e Sangue di Cristo è stata istituita da Urbano IV con la bolla Transiturus dell’8 settembre 1264. Nei primi tempi, la festa ebbe diverse denominazioni. Nel Messale Romano del 1570 fu chiamata “Festa del Corpo di Cristo”. Con la riforma del Vaticano II, la festa ha una denominazione più completa, fa menzione non solo del Corpo, ma anche del Sangue di Cristo. È da notare che il testo della bolla del 1264 si concentra su due aspetti della eucaristia che la recezione della festa ha gradualmente emarginato: da un lato il carattere di “memoriale” e dall’altro la sua natura di “banchetto”, di “pasto” e di “bevanda”. La storia del cattolicesimo ha per così dire “risignificato la festa”, traducendola in una festa della “adorazione della presenza reale” e di “solenne esposizione pubblica del sacramento”: ma questo tema è del tutto assente dal testo istitutivo, al cui centro sta invece il memoriale della storia della salvezza e la celebrazione della cena, con la partecipazione all’unico pane e all’unico calice. Giovanni Paolo II nella Lettera apostolica Mane nobiscum Domine, del 7 ottobre del 2004 afferma che “è importante che nessuna dimensione di questo sacramento venga trascurata” (n. 14), e al tempo stesso propone la scansione: “celebrare, adorare, contemplare”.