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domenica 1 maggio 2016

Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?


 



“…Una immagine, quella che vi proponiamo, inserita dall’Arcidiocesi nel proprio sito, che nel giro di poche ore ha fatto il giro dell’intera Sicilia, con unanimi apprezzamenti circa lo spirito di mons. Lorefice che, nel corso della giornata in cui ha ricevuto gli sportivi, si è voluto dilettare con questa pratica”.

E’ il commento del sito Giornale Ibleo:



Così si è esibito in Cattedrale a Palermo Mons. Corrado Lorefice il 27 aprile scorso nella celebrazione del Giubileo degli sportivi.

Compete al vescovo regolare, nella sua diocesi, la celebrazione dei sacramenti e della liturgia in genere (cf. LG 26). Quindi ogni abuso, ogni stranezza compiuta dal vescovo nella celebrazione liturgica è particolarmente riprovevole. Inoltre il modo “abusivo” di agire del vescovo potrebbe indurre altri a fare altrettanto. Le lodi del sito Giornale Ibleo al gesto di Mons. Lorefice .dimostrano quanto può influire nella comprensione “sbagliata” della liturgia il comportamento del vescovo.  

Post scriptum:
Ho chiesto chiarimenti  ad amici di Palermo. Mi hanno detto che il vescovo ha celebrato la messa per i disabili, una messa davvero esemplare con una esemplare omelia, e al termine i disabili gli hanno donato una bicicletta ed egli ha percorso con essa il presbiterio. Le cose sono andate quindi in modo diverso di quanto hanno detto alcuni blog, me compreso. In ogni modo, però, non cancello quanto ho scritto sopra affinché tutti sappiano cosa penso degli abusi nella celebrazione liturgica. M. Augé