Translate

domenica 16 giugno 2024

L’ARCHITETTURA GOTICA

 



 

Cosa c’entrano i Goti con l’architettura gotica? Semplicemente nulla. Il termine “gotico” nasce in senso dispregiativo per indicare un’architettura decadente e senza gusto, creata dopo la caduta dell’Impero romano a opera dei barbari. Questa idea, priva di qualsiasi fondamente storico, si affermò nell’Italia del Rinascimento. Gli umanisti del Quattrocento imputavano ai barbari la grande colpa della distruzione della civiltà romana e la causa della successiva decadenza che aveva colpito la cultura e le arti. Il primo sacco di Roma era stato provocato nel 410 da Alarico, re dei Visigoti, e quindi i Goti erano i responsabili della devastazione dell’Impero. I Goti erano un popolo di stirpe germanica e l’Europa romana venne occupata nel corso del V secolo da un’ondata di tribù germaniche, segnando l’epoca delle invasioni. Con maggiore equilibrio la storiografia moderna interpreta questo grande fenomeno come Völkerwanderungen, una grande migrazione di popoli che ha determinato l’inizio della civiltà medievale europea.

In realtà le popolazioni germaniche non avevano nulla a che fare con l’architettura gotica, ma per gli uomini del Rinascimento si era ormai affermata una chiara equivalenza. Goti = barbari più feroci = architettura barbarica. L’aggettivo “gotico” assume così nell’italiano del tardo medioevo il significato di “volgare, rustico”, e in questo senso lo usa Leon Battista Alberti in riferimento alla pittura. In modo simile il grande umanista Lorenzo Valla definisce gotiche le scritture dei codici altomedievali che hanno perduto l’elegante modello delle lettere antiche.

 

Fonte: Carlo Tosco, Le vie delle cattedrali gotiche, il Mulino, Bologna 2024, pp. 22-23.