Signore, non ti conosco ma ti penso, non so se
esisti ma ti cerco, e giungo a desiderare che tu ci sia. E questo pensiero mi dà
sollievo e speranza.
Non posso cercarti io, sono un uomo fragile, ma
proprio questa percezione mi spinge persino a pregare.
Non so come fare, e mi riesce difficile se solo
considero che tu non ci sei, ma mi pare impossibile che possa esistere io e non
Dio.
Nell’Inno alla gioia di Friedrich Schiller
si invita a cercare, perché da qualche parte nel cielo ci devi essere tu, Dio.
Ma io voglio trovarti qui sulla terra. Adesso ho
bisogno di un Dio. Per questa vita. Non so nulla dell’aldilà. Sono attaccato a
questa terra.
Fonte: Vittorino Andreoli, Preghiera del non
credente, TS Edizioni, Milano 2025, pp. 7-8.