Translate

domenica 12 agosto 2018

MARIA NELLA LITURGIA BIZANTINA






Rinaldo Iacopino, La Vergine Maria “Alfa e Omega” della celebrazione liturgica bizantina (Monumenta Studia Instrumenta Liturgica 77), Libreria Editrice Vaticana 2018. 202 pp.



La Madre di Dio è colei che contiene tutto il mistero di Cristo così da essere considerata il principio e la fine, “l’alfa e l’omega” della stessa celebrazione liturgica. Questo riconduce al ruolo fondamentale che Maria occupa nella storia della salvezza e che continua a protrarsi nella liturgia della Chiesa, come vuole il tradizionale “Lex orandi, lex credendi”.

Non ci sono dubbi che questa pubblicazione può essere annoverata tra gli studi moderni finalizzati al progresso del dialogo ecumenico. Essa, infatti, ci permette di conoscere maggiormente quel culto della Chiesa d’Oriente che si trova alle origini della nostra stessa liturgia occidentale. L’amore e la celebrazione della Madre di Dio permane come parte imperitura del patrimonio comune che unisce la Chiesa d’Oriente e Occidente.

Un altro motivo che caratterizza l’importanza di quest’opera è l’autorevolezza dell’autore in quanto voce viva della Chiesa cattolica di rito bizantino in Italia. Si tratta di una presenza millenaria qualche volta dimenticata dai più. Le preghiere che qui si potranno leggere e pregare sono quelle che vengono cantate nelle chiese bizantine italiane, patrimonio nazionale che dovrebbe essere riscoperto e rivalutato.

(Risvolto della copertina)


Apprezzo il contenuto del libro e ne raccomando la lettura. Mi lascia però perplesso il titolo del volume: affermare che la Vergine Maria è “Alfa e Omega” della celebrazione liturgica, mi sembra non solo ambiguo ma anche fuorviante. M. A.